Siamo molto preoccupati in merito al possibile ampliamento per lo stoccaggio e la lavorazione di rifiuti pericolosi nel Comune di Sessa Aurunca, a pochi chilometri dalla Foce del Garigliano. Tale fatto – prontamente sollevato da parte di alcuni consiglieri comunali della vicina cittadina ma che a quanto pare prevede già il parere favorevole da parte della Regione Campania – permetterebbe di raddoppiare la quantità di rifiuti oggi gestita, portandola fino a 92 tonnellate. Tra i materiali trattati dall’impianto ci sono l’amianto, la lana di roccia, traversine ferroviarie, farmaci scaduti, vernici e resti di siti contaminati. È innegabile la nostra apprensione per l’impatto di tale impianto sul fiume e, indubbiamente, sul territorio confinante, sul turismo e sul tessuto economico. Siamo pronti, con l’aiuto dei nostri riferimenti politici regionali e provinciali, ma anche con il sicuro supporto del responsabile del servizio ambiente del Comune di Minturno e delle associazioni di categoria, ad agire con forza, nel perimetro delle possibilità giuridiche, contro tale apertura, nella speranza che nel frattempo non si compia lo scempio.
Certo, rammarica vedere questo quando noi non siamo neanche capaci di legittimare l’attracco di piccole imbarcazioni per aiutare chi il fiume lo vive tutti i giorni con passione e sacrificio, e individuare una soluzione definitiva e stabile per i pescatori professionali minturnesi che, in verità, attendono ancora la sistemazione provvisoria alla problematica sollevata ormai oltre due anni fa. Siamo dell’idea che il “fiume” deve essere tra i cuori pulsanti della nostra città, luogo di educazione ambientale e di sport, di attività culturali, ludiche e di turismo sostenibile, anche coinvolgendo gli altri Comuni confinanti con strategie rapide e inclusive capaci di migliorare qualitativamente la crescita generale. Come gruppo di Fratelli d’Italia non siamo inclini alle sterili ed inutili polemiche e per questo chiediamo al Sindaco di convocare velocemente una riunione di consiglio comunale per esaminare e approfondire la questione.
Di certo, su tale importante tema non devono esistere colori politici ma soltanto unione di intenti, perché ciascuno di noi deve dare il proprio personale contributo per scongiurare tale ampliamento, anche coinvolgendo la Regione Lazio con osservazioni collegate al rischio ambientale che questa opera può generare. È vero che la realizzazione dell’impianto è prevista nel Comune di Sessa Aurunca ma il fiume Garigliano è anche dei cittadini di Minturno e la vicinanza di tale struttura non si concilia assolutamente con la riqualificazione della sponda destra del fiume Garigliano che tutti noi auspichiamo e su cui siamo pronti a dare il nostro contributo.