Elisabetta Pau, persona disponibile e professionale, opera nella RSA Minturno Poggio Ducale, della Tear che vede come amministratore l’avvocato Renato D’Ambrosio, direttore Ettore Notarianni e direttore sanitario un brillante medico quale Gianfranco Falso, già dirigente medico primario al Dono Svizzero di Formia. Elisabetta Pau crede nel lavoro che fa e sui social descrive il lavoro quotidiano nella RSA di Poggio Ducale (prende il nome dal fatto che l’altura era di proprietà dei principi Caracciolo – Carafa, duchi di Minturno.
Racconta: “Nella Prima domenica d’Avvento gli ospiti della RSA si sono raccolti, dopo la celebrazione della Santa Messa, in preghiere e canti per meditare sulla futura venuta del Signore nel giorno del Santo Natale. La spiritualità, per gli anziani, è un valore importantissimo finalizzato a migliorare la qualità della vita. Continuare a coltivarla li aiuta a contrastare la stagnazione emotiva che in genere colpisce coloro che si affacciano alla terza età. Prendersi cura di loro, per noi della Poggio Ducale, significa dedicarsi non solo alla loro salute ma anche al benessere psicologico.
La partecipazione ad attività di tipo religioso dona ai nostri ospiti un atteggiamento positivo e ricco di speranza verso la malattia e la vita in genere, portando così a migliori condizioni di salute.
Nella RSA Poggio Ducale le diverse attività proposte dall’equipe educativa sono tutte improntate in un clima familiare ed accogliente. Stimolante e non opprimente, che sappia valorizzare le attitudini, i saperi, le capacità della persona ma che siano, al tempo stesso, adeguate ai tempi”.
Quindi spiega: “L’attenzione è sempre rivolta sull’ospite e sulla sua storia, indirizzando la persona a frequentare gruppi ed attività che corrispondano al proprio livello culturale, sociale e cognitivo.
Ecco perché entrano in gioco le nuove tecnologie, le strumentazioni, i linguaggi moderni (PC, videoproiettori, tablet) che non devono essere una “lingua sconosciuta” per gli anziani ma diventare una frontiera di conoscenza e di possibilità. Attività come quella del Cineforum con la visione di film “dei loro anni” permettono ai nostri ospiti di rivivere “vecchie” emozioni in una chiave del tutto nuova, ricca di stimoli, significati e valori”.