Domani sapremo finalmente quale è il Partito Democratico che il 3 ottobre si presenta agli elettori del comune di Minturno.
Il “Muro di Berlino” nella nuova versione di “perimetro istituzionale” è franato in occasione della presentazione allo Chalet Azzurro della ricandidatura di Gerardo Stefanelli che con estrema chiarezza ha parlato di superamento di ogni schieramento politico e disponibile a una chiara ma ampia alleanza di tutte le persone che credono nel suo progetto politico di “Minturno 2030”.
IL PD è in crisi perché sa bene che non potrà mai rieleggere lo squadrone eletto alle precedenti amministrative considerato che nella flotta di Stefanelli sono entrate autentiche corazzate.
Cinque anni fa il PD ottenne uno squadrone di consiglieri comunali che ha portato il partito ad avere un presidente al consiglio e due assessori con impegni e coerenze diverse tra di loro.
Certo nessuno potrà mai negare a Pier Nicandro D’Acunto di aver lavorato molto bene sul progetto e la realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti e il loro smaltimento.
Ma è il momento delle partenze.
Amerigo Zasa, anche deluso della perdita del ruolo di subcommissario alla Comunità Montana, si è trasferito alla lista civica “Minturno Generazione” fondata dal consigliere comunale uscente Maurizio Faticoni che personalmente non si ricandiderà ma ha sostenuto il progetto pro Stefanelli.
Altri ed altre lasceranno dopo il confronto di stasera alle 18.00 via web presieduto dal commissario provinciale On. Matteo Mauri (in foto di copertina).
Chi deve parlare parli stasera o taccia per sempre, il PD arriva alla campagna elettorale con un ritardo ingiustificato e deleterio e, peraltro, senza il segretario comunale medico Franco Esposito che per motivi di salute lavorerà a scartamento ridotto.