Uno dei magnifici sette fondatori del movimento civico Minturno Cambia fu a suo tempo Giuseppe Pensiero (nella foto di copertina il primo a destra accanto al sindaco).
Lo incontriamo nella sua locanda, frutto di un amore sviscerale per il suo paese. Il nostro protagonista è nato a Formia il 3 gennaio 1981, figlio di Elio e di Rosa Nardone, quest’ultima originaria di Gaeta. In famiglia sono tre fratelli: lui, Barbara e Matteo.
Si diploma al Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti di Marina di Minturno e si trasferisce a Perugia dove si iscrive alla locale Università. Consegue con successo la laurea di primo livello e quindi quella magistrale in Economia del Turismo e anche un Master di secondo livello. Scauri è una sirena ammaliatrice e Giuseppe sente il richiamo della sua città e torma decidendo di fare l’imprenditore e anche di impegnarsi in politica.
Nel 2007 a ventisei anni conosce Filomena Fusco, una bella ragazza di Tufo e scatta la scintilla. Si sposano e hanno due figli Elio ed Emma. Ho provato a chiamarlo Elio junior ma il nonno paterno mi ha corretto: “No lui è Elio primo, il più importante”.
Chiedo quindi a Giuseppe di raccontare ai nostri lettori il suo percorso politico e lui lo fa con estrema chiarezza: “Da ragazzo mi sono iscritto ad Azione Giovani e appena quattordicenne ne divenni vice presidente con Roberto Palermo presidente.
Aderii ad Allenza Nazionale ma non accettai la fusione a freddo con Forza Italia per dar vita al Pdl – Partito delle libertà – e non vi aderii. Nel 2010 mi candido per la prima volta con Minturno Domani aspirante sindaco Pino Sardelli che solo per una manciata di voti non vinse al primo turno e fu sconfitto da Aristide Galasso in ballottaggio.
Nel 2011 partecipo con altri sei amici alla fondazione del movimento civico Minturno Cambia, superando le logiche partitiche nazionali e volendo lavorare fattivamente per il mio paese. Qui nella mia taverna si tenevano le riunioni, qui fu fondata. L’anno successivo scendiamo in campo sostenendo Gerardo Stefanelli.
Sono il più votato della lista ma per un voto in consiglio comunale entrarono in opposizione Gerardo Stefanelli e Raffaele Chianese della lista collegata. Tre anni dopo nel 2015 si dimette il sindaco Paolo Graziano e nel 2016 si va al voto e alla vittoria. Sono capolista e ottengo una splendida affermazione”.
Che cosa puoi dirmi di questi cinque anni di governo? Pronta la risposta: “i sogni miei sono i sogni della lista. Vogliamo Minturno in linea con gli standard di un buon comune ben amministrato.
Deve divenire sempre più un comune dinamico, giovane e accogliente. Una città nella quale voglio riconoscermi sempre più nei miei ruoli di padre, imprenditore e amministratore.
Personalmente mi sono impegnato nell’allineare gli standard comunali alla Bandiera Blu che abbiamo conquistato: regolarizzare app. uso turistico, operare con il Consorzio Minturno da Scoprire e il marchio Minturno – Scauri. Segnaletica e mappatura turistica e culturale. Dobbiamo conquistare il turista in modo diretto.
Mi sono impegnato per le Luci di Natale in tutto il comprensorio. I giochi obsoleti sostituiti con nuovi e più funzionali. Attualmente sono consigliere delegato al turismo e commercio”. Si è guadagnato con il suo impegno un complimento del sindaco Gerardo Stefanelli: “un consigliere che ha lavorato come un assessore”.
E per il futuro? Giuseppe Pensiero spiega con una punta di orgoglio: “Vogliamo realizzare una città più attenta. Il nostro indotto viene tutto dal Mare. Abbiamo ottenuto un finanziamento di 200.000 euro per il ripascimento della Riviera di Levante. Noi sappiano come fare e cosa fare per raggiungere gli obbiettivi.
La qualità delle presenze può migliorare solo proponendo offerte turistiche di qualità. Invito i concittadini a leggere i tre programmi amministrativi, il nostro è chiaro, leggibile e fattibile.
E si ricordino gli elettori che i nostri cinque anni di governo cittadino sono stati pesantemente condizionati da due anni di pandemia da covid-19 ma la macchina amministrativa non si è mai fermata.
Abbiamo investito tanto in sicurezza nelle scuole e una giornata di pioggia che interessa una scuola interessata da lavori in corso diventa occasione di polemica e di critica da parte dell’opposizione in evidente affanno nella ricerca di argomenti.
Ed ora andiamo tutti a votare, da Minturno Cambia il nostro progetto è divenuto Minturno 2030, proiettato nel futuro”.