Quaranta anni di battaglie e di pubblicazioni e, infine, la tesi espressa da esponenti di Italia Nostra viene confermata da studiosi autorevoli del Museo Nazionale Archeologico di Napoli.
Sin dalla pubblicazione, edita all’inizio degli anni ottanta con Fernando Caramanica, in occasione della Passeggiata Archeologica 1° Edizione fu affermato che coloni greci avevano frequentato la nostra terra.
Affermazione contestata da tanti soloni.
Il primo amministratore a riconoscere tale tesi è stato il dott. Giuseppe Pensiero, consigliere comunale di maggioranza e delegato al turismo che nella realizzazione cartellonistica finalmente a Scauri ha sposato tale tesi ed è stato inamovibile nel non sostituirlo.
Ed ora la soddisfazione: gli archeologi del Museo Nazionale Archeologico di Napoli hanno allestito una mostra all’interno del museo dal titolo “La Piana Campana, una terra senza confini!”
Nella foto è rappresentata un tesoro: un’antefissa a testa femminile arcaica (575 – 550 a.C.) che proviene dal santuario italico della dea Marica, a Minturnae.
Il linguaggio figurativo, espresso dal reperto, rivela influssi evidenti della Grecia peloponnesiaca.
I capelli sono acconciati nel tipico schema dedalico a grosse perle.
Lo afferma Simone Foresta, Funzionario Archeologo SABAP Caserta e Benevento, che ha scattato questa foto prima che il manufatto fosse esposto nelle sale del Museo.
Per noi una bella notizia!