Come giornalista organizzatore e moderatore del confronto a tre tra gli aspiranti sindaci 2021 – 2026 ho un debito con Alessandra Corona, una giovane donna veramente in gamba che si propone all’elettorato con il movimento civico Minturno 2030.
Aveva formulato all’aspirante sindaco Massimo Moni una domanda che tendeva ad alzare, a mio giudizio, di un’asticella il livello del confronto ed è stata contestata inopportunamente e fastidiosamente, ma certamente non da Massimo Moni, sempre corretto e nelle righe.
Ma quale era questa domanda? Proviamola a leggere.
Aveva affermato al microfono: “Fino ad ora si è giustamente discusso circa le idee ed i progetti per la nostra Minturno.
Tuttavia, chi ha l’onore e l’onere di rappresentare la nostra città non può non avere una visione inclusiva e d’insieme del nostro territorio.
A tal proposito, Lei sicuramente saprà che nel 2015 193 Paesi dell’ONU (tra cui l’Italia) hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Tale strategia prevede 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – i così detti Sustainable Development Goals – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.
Come pensa di coniugare l’impegno al governo della città con l’impegno a perseguire questi 17 obiettivi.
E che peso ha nel suo programma questo “sviluppo sostenibile” di cui oggi sentiamo tanto parlare?”
Dopo di che la concentrazione dell’uditorio è stata disturbata. Cediamo la parola nuovamente a lei in questa domenica preelettorale:
“Manca una settimana al voto e per me, per la mia prima volta, inizia il countdown.
Meno sette e poi resterò esattamente quella che avete sempre conosciuto, ecco, sono fiera di questo, di non essere cambiata di una virgola nonostante la campagna elettorale:
Sempre energica, affidabile, sempre pronta ad aiutare il prossimo, sempre permalosa, “incazzata” quando si deve (pure con “Pecceteglio” che, a rigor di cronaca, è venuto a scusarsi e ho apprezzato molto), ma dolce con chi ha il privilegio di saper essere sensibile.
Sempre pronta ma allo stesso tempo impaurita, perché è stupido non avere paura delle cose nuove ma è altrettanto stupido non decidere di affrontarle con tutto il coraggio che meritano e che noi stessi meritiamo.
Non posso né voglio promettervi nulla se non che come mi avete sempre conosciuta, così resterò, senza mollare di un centimetro, aprendo i libri ogni mattina perché LA CULTURA E LA COMPETENZA SONO FONDAMENTALI, diplomatica sì, ma sempre, sempre leale ed onesta, con voi e con me stessa.
Se non vincerò potrete sempre contare su di me, ma se lo farò, potranno contare su di me anche quelli che ancora non mi conoscono.
Buono sprint finale a tutti noi”.
Questa giovane donna alta 160 centimetri senza tacchi è una forza della natura in ogni aspetto della sua esistenza e con l’ausilio di un professionale Francesco Pioggiarella alla regia sta realizzando cortometraggi di spot elettorali di qualità con il suo programma.