Le coste del Golfo di Gaeta nel 2100 – I venti catabatici che per la forza di gravità dalle alte catene montuose, spingono il freddo verso il basso e in qualche modo contengono il surriscaldamento globale causa dello scioglimento dei ghiacciai, causano a valle delle reazioni meteorologiche quali piogge, tifoni, trombe d’aria e alluvioni. Abbiamo visto come le alluvioni innalzino il livello delle acque. Nel 2100, gli idrogeologi, attraverso sperimentazioni simulate con programmi informatici mirati e utilizzando gli ultimi dati internazionali e nazionali sia sul surriscaldamento delle acque, dell’aria che sullo scioglimento dei ghiacciai, hanno dedotto e previsto che almeno 33 zone nazionali si allagheranno. Circa 7mila e 500 km di coste italiane. E il nostro Sud Pontino?

2100: Le coste del Golfo di Gaeta – Ad esempio, le acque del Golfo di Gaeta, avranno un innalzamento pari a 3 metri del livello del mare. Le coste della Riviera di Ulisse potrebbero essere sommerse dalle acque. Immaginiamo il danno ambientale ed economico. 76 anni non sono lontani a venire e qualora questa ipotesi calcolata e monitorata fosse progressivamente in atto chi risiede e lavora sulle coste e le aree in prossimità del mare dovrebbe spostarsi di sede. Così tutte le attività commerciali e gli insediamenti urbani. Sono state realizzate delle nuove carte geografiche per studiare e mappare in che modo possa cambiare il piano urbanistico di queste zone e che tipo di lavori pubblici poter fare. La collaborazione interdisciplinare fra geologi, meteorologi, fisici, chimici, architetti e ingegneri é quanto mai utile per comprendere come integrare il concetto di natura in cambiamento e insediamento urbano.