La Madonna Nera di Itri che si festeggia il 21 luglio – Tutta la comunità di Itri accompagna i Padri Passionisti del Santuario della Madonna della Civita nella preparazione della festa per la Madonna “Nera” che la tradizione vuole essere stata dipinta dallo stesso evangelista Luca (LMP, ‘Luca me pinxit’ è in tal modo firmato il quadro), patrona, con Sant’Erasmo, dell’arcidiocesi di Gaeta. Viene festeggiata il 21 di luglio e la sua festa è preceduta da una serie di riti e momenti di religiosa aggregazione che perpetuano da secoli la venerazione della Vergine sfuggita, grazie al coraggio di due monaci basiliani, alla lotta iconoclastica (distruzione delle immagini sacre) messa in atto dall’imperatore di Costantinopoli, Leone Isaurico.
La Madonna Nera di Itri che si festeggia il 21 luglio – L’amore dei fedeli per la Civita travalica i confini comunali e nazionali, in quanto le comunità degli Itrani sparsi nel mondo la festeggiano nella stessa data (dall’Australia, al Canada, agli Stati Uniti d’America e tante altre realtà dislocate a tutte le latitudini, con gli Itrani di Cranston (nello stato del Rhode Island negli U.S.A.) che fanno rivivere la ricorrenza con intensi programmi religiosi e mondani preparati in ogni dettaglio.
La Madonna Nera di Itri che si festeggia il 21 luglio – Su al Santuario della Civita è avvenuta l’apparizione dell’immagine della Madonna nera al pastore sordomuto la cui mucca si era inginocchiata alla vista miracolosa della Vergine. Ogni anno sono tanti che anche a piedi giungono in devozione al Santuario itrano. Quelli di Cellole nel loro cammino fanno sempre sosta il 7 settembre alla Chiesa di Maria Santissima Immacolata di Scauri per poi procedere sempre a piedi sino al Santuario dove, dopo una notte trascorsa sotto gli alberi, partecipano alla prima santa messa dell’8 settembre e poi fanno ritorno con le auto nel loro paese.
Del resto l’iconografia della Madonna Nera è antica e ne esistono davvero molti esempi, sia in pittura sia in scultura, diffusi in tutto il mondo. Si tratta di rappresentazioni in cui la Vergine ha il volto scuro, se non addirittura nero. Restando in Italia pensiamo solo alla Madonna di Loreto, alla Madonnina di Tindari, a quelle di Oropa o Viggiano.
In alcuni casi il volto della Madonna appare scuro perchéannerito dal fumo o dagli effetti dell’ossidazione sui colori originari. In alcuni casi, soprattutto per culti mariani nati in Africa o in Sud America, come quello della Madonna di Guadalupe, la Vergine è stata raffigurata con tratti somatici vicini a quelli delle popolazioni locali.
Nell’arte bizantina, e in particolare nelle icone, l’ossidazione della foglia d’argento, usata per i volti della Madonna e dei Santi, trasforma i pigmenti rendendoli scuri, perfino neri. Con Apparizioni di Guadalupe si indicano le quattro apparizioni della Madonna a Juan Diego, un azteco convertito al cristianesimo.
Ancora, l’assimilazione di culti precedenti, come quello della Dea Madre Terra, o di Iside, a portato alla ‘conversione’ di statue che raffiguravano divinità legate alla terra o alla notte in rappresentazioni di Maria, senza tuttavia mutare le loro caratteristiche originarie. Ancora, capitava che giungessero via mare statue provenienti dall’Oriente, scolpite in un legno scuro del tutto sconosciuto nel nostro paese. Iniziarono ad arrivare già all’epoca delle Crociate, come bottino, di guerra, ma anche per salvarle da persecuzioni o dalla furia iconoclasta che imperversò a più riprese in quelle terre.
Durante le Crociate molti ordini religiosi, in particolare i carmelitani e i francescani in primis, e cavallereschi contribuirono a portare queste raffigurazioni di Madonne Nere in occidente. I templari in particolare apprezzavano il Cantico dei Cantici, di cui San Bernardo da Chiaravalle, loro fondatore, aveva scritto un commento. Qui si parlava della Sposa nigra sed formosa (Ct 1, 5), “nera, ma bella”, e questa definizione passò presto a definire anche le Madonne Nere. Non dimentichiamoci che sotto la Croce di Gesù vi erano tre donne.
Maria Vergine, Maria di Cleofa e Maria Maddalena: ecco chi erano le pie donne che assistettero alla morte di Gesù in Croce.