Itri, terremoto politico: il sindaco revoca le deleghe per Mancini e Di Mascolo – “Non è mio costume alimentare sterili polemiche politiche. I cittadini hanno bisogno di ben altre risposte e si aspettano da noi ben altri atteggiamenti. Il comportamento della compagine Fratelli d’Italia e della consigliera comunale Elena Palazzo è stato perlomeno sconvolgente.
Mosse tattiche politiche ed uscite ad effetto sulla stampa non possono essere messi in conto all’approvazione del Bilancio. Il consiglio comunale doveva approvare il Bilancio entro il 31 luglio. Mancare a questo appuntamento vuol dire far commissariare il comune e trascinare la città a nuove elezioni. La consigliera Palazzo sa che questo è uno dei momenti fondamentali per la vita del Comune stesso, ed ha risposto con una fragorosa assenza in consiglio comunale. Devo dare atto dell’alto senso di responsabilità delle opposizioni che non hanno fatto mancare la loro presenza in aula. Il Bilancio è stato approvato e l’assenza di Fratelli d’Italia non ha dunque avuto l’effetto sperato.
Tutto scaturisce dalla voglia di imporre il proprio ordine del giorno nella discussione in consiglio comunale. Durante la conferenza capigruppi ho notato che l’ordine di discussione era stato stravolto. Il Bilancio, punto fondamentale, era finito in fondo. Ho proposto in quella sede, democraticamente, che venisse messo a votazione il cambiamento dell’ordine dei punti da discutere. La mia mozione è passata scontentando ovviamente chi aveva compiuto quella mossa: fratelli d’Italia.
La Palazzo pensava a questo punto di essere determinante, non presentandosi in consiglio comunale, con l’intento evidentemente di far cessare questa esperienza politica ed andare al voto forte dei risultati elettorali del loro partito a livello nazionale, ma così non è stato.
Non credo che si possa chiedere alla città di Itri di sopportare una elezione in questo momento solo per convenienza elettorale. Il primo gruppo consiliare dalle urne non è risultato affatto Fratelli d’Italia, come scritto, il gruppo Fratelli d’Italia si è allargato solo in seguito ad una campagna acquisti che han visto l’ingresso di Alessia Mancini, proveniente dalle fila della Lega, e di Salvatore Ciccone , votato nella lista civica del Sindaco. Non è quindi il volere elettorale che ha portato questa rappresentanza e di certo dubito che gli elettori di Itri abbiamo la necessità di andare alle elezioni.” Così in una nota il sindaco Agresti.