Cani avvelenati ad Itri. Sono già due i casi di avvelenamento di animali avvenuti in Via Don Virgilio Mancini. Crocchette avvelenate sono state lasciate nei pressi di abitazioni dove vivono cani all’interno di cortili, in proprietà private.
Martedì il primo ritrovamento: un cucciolo di tre mesi è stato ritrovato morto dai proprietari che seriamente tubati e preoccupati lanciano un appello: “State attenti quando portate a passeggio i vostri cani e prestate attenzione anche se i cani sono liberi nei vostri cortili!”
Mercoledì un altro drammatico risveglio: un cane rinchiuso in un recinto all’interno di una proprietà privata chiusa da un cancello è stato ritrovato privo di vita, al di fuori del recinto, con vomito schiumoso. Un chiaro sintomo di avvelenamento da parte di persone senza scrupoli che compiono quello che è un vero e proprio reato.
È bene infatti ricordare che l’uccisione animali (domestici e non) è un reato e l’autore di questi gesti, se individuato, subisce una condanna . Il codice penale (art. 544-bis) punisce infatti l’uccisione di animali «per crudeltà o senza necessità» e spargere polpette avvelenate allo scopo di uccidere animali rientra perfettamente tra le fattispecie penalmente rilevanti.
Il gruppo civico Itrincontatto esprime sdegno per questi gravissimi episodi: “Chiediamo al Comune una immediata bonifica delle aree in cui sono state lasciate esche avvelenate e facciamo appello al senso civico dei cittadini. Basta maltrattamenti nei confronti degli amici a quattro zampe! Questi gesti non sono degni di un paese civile”, dichiarano i promotori di Itrincontatto.