FdI Itri risponde al sindaco Agresti – “Questo comunicato fa seguito al video realizzato dal Sindaco di Itri Giovanni Agresti
in cui attacca deliberatamente il gruppo consiliare di FdI. Un video a tratti delirante
da parte del primo cittadino di Itri in cui la realtà dei fatti viene completamente
capovolta per il proprio tornaconto personale.
Ci vuole davvero una gran faccia tosta a raccontare che FdI ha cercato di imporre
l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, visto che lo stesso era stato concordato
in riunione di maggioranza e in data 12 luglio era stato inviato nell’ordine prestabilito
al sindaco a mezzo pec dal Presidente del Consiglio.
A dimostrazione della mala fede del sindaco, in consiglio, dopo aver invertito l’ordine
del giorno in commissione capigruppo, i punti pronti ormai da 8 mesi e attesi dalla
cittadinanza non sono stati più discussi perché, guarda un po’, sono stati rinviati
dopo l’approvazione del bilancio (Piano antenne; rigenerazione urbana, modifiche
regolamento dehors, accordo di programma PNRR).
L’assenza in consiglio del gruppo FdI era solo un modo per far uscire allo scoperto
l’intrallazzo che il sindaco stava tramando alle spalle dei cittadini.
La storia andava ormai avanti da mesi: minacciare i componenti della maggioranza
con il ricatto della revoca delle deleghe.
Agresti ha però tirato troppo la corda ed ha confuso il senso di responsabilità
dimostrato dal partito nei confronti del paese con la sudditanza di chi subisce
incondizionatamente i suoi continui deliri di onnipotenza per paura di perdere la
poltrona.
I consiglieri Di Mascolo e Mancini, con grande stupore di molti, hanno dimostrato chi
sono ed hanno dato una grande lezione di integrità morale a tutti, dimostrando di
non essere in vendita.
FdI non ha mai pensato di mandare a casa il Sindaco, sappiamo contare.
FdI ha scelto di mandare un messaggio forte: la maggioranza si rispetta, non si
minaccia.
Agresti può raccontare tutte le favole che vuole, può anche esaltarsi mentre le
racconta lasciando intravedere a tutti le sue “umane frustrazioni”, ma il paese è
fermo ed il malcontento della cittadinanza è talmente elevato che soltanto la cecità
della sua arroganza non riesce a vederlo.
E facciamo chiarezza anche su un altro aspetto. Il gruppo di FdI è stato eletto come
quello più forte, in termini di consenso, della lista Ripartiamo. I candidati eletti in
quota FdI, con tanto di tessera politica, sono stati: Palazzo Elena, Ruggieri Antonio,
Di Mascolo Simone.
Poi se volete vi raccontiamo il percorso di A. Ruggieri e di come sia approdato ad
altri lidi.
Il consigliere Mancini Alessia è entrata in FdI solo da qualche mese e la sua entrata
ha anche salvato la poltrona all’Assessore della Lega, peccato lo abbia già
dimenticato (non è l’unico a dimenticare).
Il Presidente del Consiglio Salvatore Ciccone non appartiene al gruppo FdI, quindi
non comprendiamo la confusione del primo cittadino.
Dunque FdI è stato primo partito alle amministrative, alle politiche ed infine alle
regionali, portando a casa un vero e proprio plebiscito. I dati sono sotto gli occhi di
tutti.
Sembra, a nostro modesto avviso, che il Sindaco non abbia tollerato proprio questo
plebiscito delle regionali nei confronti della Palazzo (forse perchè aveva puntato sul
cavallo sbagliato!?!) ed abbia iniziato a dar sfogo alle sue frustrazioni.
Prendiamo atto della revoca delle deleghe ai nostri consiglieri Di Mascolo e Mancini
e facciamo notare alla cittadinanza che Agresti non ha avuto neanche gli attributi per
guardarli negli occhi (evidentemente la coscienza non glielo ha permesso).
Prendiamo atto che al di là delle chiacchiere i fatti del consiglio comunale del 24
luglio hanno finalmente fatto chiarezza: l’opposizione, salvo qualcuno, è a libro paga
del Sindaco. Tutti pronti ad entrare in maggioranza (c’è anche chi non è mai uscito).
Prendiamo atto del totale fallimento di questo Sindaco che ha un solo pensiero e i
cittadini sanno bene di cosa parliamo.
Siamo sereni e consapevoli, convinti di essere nel giusto. Con orgoglio possiamo
affermare che il 70% dei progetti realizzati fino ad oggi portano la firma di un grande
partito, il nostro.
Avremo modo di rinfrescare la memoria ad Agresti e a tutti coloro che soffrono di
amnesia, c’è tempo.
In conclusione è stato evidente a tutti che l’accordo sotterraneo con alcuni esponenti
della minoranza era preordinato ad ostracizzare l’Assessore regionale Elena
Palazzo, la quale, insieme ai consiglieri Di Mascolo e Mancini, resta un presidio di
legalità all’interno dell’assise comunale di Itri, fatevene una ragione. FdI ha a cuore
solo il bene del paese e continuerà a lavorare per la sua comunità.
Il Sindaco si assuma la responsabilità e racconti alla cittadinanza le vere motivazioni
della rottura che ha fortemente voluto e cercato. Una rottura costruita
“scientificamente” insieme ai suoi mediocri adepti, pronti a vendere la propria dignità
pur di conservare una poltrona.
Ricordiamo a tutti però che le maggioranze vengono stabilite dagli elettori e non dal
Sindaco, dunque non si arroghi poteri che non ha.” Lo comunica FdI Itri