Un papà di famiglia – che chiede l’anonimato per i nostri lettori – si è rivolto alla nostra redazione perché si faccia portavoce verso il primo cittadino del Comune di Itri dove risiedono. Attualmente versano tutti in serie difficoltà economiche. Accogliamo la sua istanza prontamente e provvederemo a farla pervenire al sindaco Antonio Fargiorgio. Un papà di famiglia di 42 anni sino ad oggi ha provveduto al mantenimento della consorte casalinga di 33 anni e dei cinque figli con il suo lavoro autonomo. A causa dell’epidemia del covid-19 è saltato tutto e si è trovato chiuso in casa con la sua splendida famiglia, composta da cinque figli tutti minorenni di 14, 12, 8, 5 e di soltanto 1 anno. Avere cinque figli è una bellissima esperienza (chi scrive appartiene a una famiglia di cinque figli e sa bene quanto impegno e sacrificio ci vuole per portarla avanti da parte dei genitori) ma richiede anche il dovere di garantire ogni giorno di portare a tavola per sette a colazione, a pranzo e a cena.
E ancora abbigliamento, istruzione, cure mediche. E quanto occorre per un neonato di soltanto un anno. In un Paese come l’Italia fanalino di coda per natalità in Europa dovremmo premiare quegli sposi che hanno il coraggio e la fede per dare la vita a cinque figli. In una situazione così difficile non si può liquidare il problema dando “una mancia” di 50 euro una o due volte. Bisogna sostenerli concretamente e dando, nel contempo, dignità al “pater familias”, anche con lavori a termine. Caro Sindaco la invitiamo a raccogliere questo appello accorato.