Italia Nostra dice addio a Desideria Pasolini dall’Onda, scomparsa all’età di 101 anni a Roma; il funerale si svolgerà martedì 2 novembre, alle ore 10.00, alla Chiesa di San Carlo ai Catinari, Piazza Benedetto Cairoli 117, Roma.

Era l’ultima cofondatrice vivente di Italia Nostra, con lei se ne va l’ultima firmataria dell’atto del 29 ottobre 1955, sottoscritto anche da Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Pier Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Luigi Magnani Rocca e Hubert Howard.

E si è spenta nel sessantaseiesimo anniversario dell’atto di fondazione.

In una lunga intervista pubblicata sul Bollettino di Italia Nostra nel 2013 – al link https://www.italianostra.org/news-nazionali/e-morta-desideria-pasolini-dallonda-storica-fondatrice-di-italia-nostra/ – Desideria Pasolini dall’Onda ricorda le tante battaglie ma soprattutto spiega le finalità innovative e rivoluzionarie che erano alla base dell’idea associativa: “A differenza delle altre realtà che già esistevano noi siamo stati la prima associazione di volontari che voleva proteggere tutto il patrimonio culturale nella sua interezza. Avevamo cioè una visione nuova “globale”: non volevamo solo proteggere quel determinato castello, quella villa o quel monumento, ma tutto il loro contesto e l’ambiente. Così facendo abbiamo reso pubblico il concetto di territorio. Adesso tutti ne parlano, ma a quell’epoca no. Sentivamo il dovere di conoscerlo e salvarlo”.

Presidente nazionale dal 1998 al 2005, si dedica soprattutto alla salvaguardia del Paesaggio Agrario italiano. Intorno a lei raccoglie brillanti intellettuali come Nicola Caracciolo e Antonio Cederna e nomi importanti dell’urbanistica italiana contemporanea, come Vezio De Lucia, Italo Insolera, Leonardo Benevolo, Bernardo Rossi Doria.

Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la conferisce il Titolo di Cavaliere di Gran Croce (il massimo riconoscimento italiano) con la seguente motivazione: “Tra le donne che hanno maggiormente contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale del Bel Paese, Desideria Pasolini dall’Onda occupa un posto assolutamente prioritario. Le sue generose battaglie ultra cinquantennali per la tutela del paesaggio, sia in Italia Nostra, di cui è stata fondatrice e presidente, sia in tantissime altre occasioni, hanno lasciato un profondo segno nella lunga e faticosa storia della tutela ambientale del nostro Paese.”

Con profondo dolore ma anche gratitudine per i suoi meriti indiscussi e la sua sollecita partecipazione alla vita associativa, Italia Nostra le tributa l’ultimo, commosso, saluto.

Chi scrive ha avuto l’onore di far parte della delegazione ufficiale di Italia Nostra che fu ricevuta al Quirinale dal Capo dello Stato che ha sempre nutrito rispetto e stima per Italia Nostra.

Quando era direttore generale della Banca d’Italia sostenne Italia Nostra con un appartamento dell’Istituto di emissione dato in concessione in Corso Vittorio Emanuele.

Desideria Pasolini dall’Onda è stata anche ospite di Italia Nostra Sezione del Golfo di Gaeta inaugurando la sezione – biblioteca presso l’ex Sieci e partecipando a una conviviale con tutti gli associati presso il Lido Scauri.

Sul quotidiano “Il Corriere della Sera” il giornalista Paolo Conti ha scritto nel ricordarla: “È scomparsa, dopo un secolo e un anno di vita culturalmente molto intenso, Desideria Pasolini dall’Onda, autentica protagonista dell’ambientalismo italiano e della tutela del nostro Patrimonio. Fu tra i fondatori di Italia Nostra, di cui è stata presidente dal 1998 al 2005, ma è stata per anni attivissima anche nell’Adsi-Associazione Dimore Storiche Italiana.

Nata nel 1920, crebbe in una famiglia aristocratica, colta e impegnata politicamente. Con Giorgio Bassani, Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Maria Romana de Gasperi e il fratello Nicolò condivise le lotte per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, minacciato nel dopoguerra da una speculazione spesso selvaggia. Da quel genere di rapporti e di interessi nacque nel 1955 Italia Nostra . Durante la sua presidenza sostenne che «il compito di Italia Nostra non si esaurisce nel salvare dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere di ingegno. Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione».

Donna minuta, elegantissima, intellettualmente effervescente, sostenne anche il network Giardini Italiani. Ricevette nel 2002 dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica per aver contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese. Così la ricordava recentemente Vittorio Emiliani in un bel ritratto apparso su emergenzacultura.org: «I Pasolini dall’Onda hanno da secoli alcune grandi proprietà agricole fra Romagna e Toscana. A Coccolia, fra Forlì e Ravenna, un giorno le chiesi: “Ma da quanti anni avete queste terre?”, Desideria si schermì arrossendo: “Mi vergogno a dirlo…Dal 1247”. E proprio al paesaggio agrario durante la sua presidenza ha voluto dedicare ben tre convegni di studio e di proposta per cercare di tutelare il paesaggio italiano più minacciato dal cemento di sempre nuove speculazioni”.

Presidente resterai per noi sempre un esempio: a 35 anni hai contributo a fondare la più illustre associazione ambientalista italiana.