Si è conclusa la settimana dedicata alla ricerca ed alla mappatura dei reperti archeologici sommersi che giacciono sui fondali antistanti il litorale di San Felice Circeo, condotta dal Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Napoli d’intesa con la Soprintendenza per l’archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina. L’attività ha raggiunto l’obiettivo di mettere a disposizione dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, avente giurisdizione sulle zone di mare interessate, dati ed informazioni aggiornate circa il patrimonio archeologico sommerso presente nelle acque di giurisdizione, i quali risulteranno di fondamentale importanza per aggiornare le disposizioni di tutela vigenti a livello locale. Tenendo in considerazione gli esiti dell’attività operativa svolta sul campo, sarà infatti possibile adottare una disciplina aggiornata che assicuri l’opportuna tutela ai siti archeologici sommersi, consentendone al contempo una fruizione sostenibile da parte dei visitatori (tipicamente subacquei e centri diving). Le attività di monitoraggio dei siti recentemente aggiornati proseguiranno periodicamente, in raccordo con la Soprintendenza, da parte del personale militare della Componente Specialistica subacquea della Guardia Costiera, la quale annovera, tra i propri compiti istituzionali, anche la ricerca, la localizzazione e l’eventuale recupero di manufatti e reperti sommersi di interesse archeologico.
Guardia Costiera di Napoli e di Gaeta collaborano per i reperti archeologici sommersi a San Felice Circeo
Mappatura necessaria e utile