Il parlamentare uscente Raffaele Trano, che non si è ricandidato, nel suo ruolo di deputato ancora in carica ha scritto una lettera aperta al Ministro degli Interni della Repubblica Italiana: “Egregio Ministro Luciana Lamorgese, la provincia di Latina è un territorio martoriato dalle mafie e dalle costanti infiltrazioni criminali che fanno affari d’oro nelle attività dedite al riciclaggio di denaro sporco, droga, appalti pubblici, edilizia privata e all’esercizio di attività commerciali gestite da prestanomi dei clan. Dal 2018 ho iniziato una vera e propria crociata nel richiedere di potenziare i presidi antimafia sul territorio laziale, richiedendo più volte una sezione operativa della DIA (sulla scorta di quanto fatto a Foggia) o una sezione della squadra mobile di Latina (su indicazione del Questore De Matteis) in particolare nel comune di Formia, che rappresenta la cerniera tra il Lazio e la Campania. Troverà copiosa documentazione nei miei atti di sindacato ispettivo indirizzati al Vs. Ministero a cui non ha mai voluto rispondere. La sponda laziale del fiume Garigliano rappresenta un confine molto molto delicato, che dovrebbe essere monitorato costantemente, a cui invece non è stata riconosciuta la stessa pericolosità che emerge incontrovertibilmente dalle relazioni semestrali della D.I.A. Inoltre, c’è il combinato disposto di omertà, intrisa di rassegnazione, da parte dei cittadini e di un giornalismo sempre più messo a tacere da quel clima costante di querela a carattere preventivo. Sono queste solo le premesse del perché abbiamo bisogno di tenere alta la guardia e di evitare di allargare i confini della “provincia di Casale” come sovente ripeteva il pentito Carmine Schiavone. Di evitare di lanciare messaggi sbagliati, se non filo – delinquenziali, nella popolazione e in particolare alle future generazioni. Orbene, sono a riportarvi dell’ultima e tragica trovata del Comune di Sperlonga che ha in programma di ospitare il 2 settembre a Sperlonga il cantante neomelodico Rosario Miraggio, balzato agli onori della cronaca per avere dedicato una canzone a Nicola Carfora in arte “Nicola ’o fuoco” , boss sanguinario stabiese condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore caseario Michele Cavaliere, che non volle pagare il pizzo degli estorsori del clan comandato da Carfora.
Chiedo pertanto un vostro tempestivo intervento per porre un diniego nei confronti di questa manifestazione, così da evitare che in piazza a Sperlonga il cantante Rosario Miraggio si esibisca, casomai proprio intonando “Io canto a te” che dedicò al sanguinario camorrista. Lo si deve fare per onorare la memoria di Michele Cavaliere, che si era opposto alle richieste estorsive e aveva deciso di denunciare il clan che imponeva il racket a decine di commercianti, lo si deve ad un eroe, suo malgrado, ma anche a tutti i cittadini onesti di questo territorio che non meritano di subire un clima di prevaricazione ed oppressione mafiosa. Con l’occasione esprimo anche il mio rammarico per la mancata concretizzazione dell’incontro personale che avevo richiesto. Avrei voluto esporle, come anticipato dalla mia segreteria per le vie brevi, la grave situazione che si è creata a Formia dopo il tentato omicidio di Gustavo Bardellino e spero ancora, prima del termine della XVIII legislatura, di avere con Lei un confronto costruttivo. Glielo chiedo, signor Ministro, non per visibilità o beghe legate alla competizione elettorale del 25 settembre 2022, a cui non prenderò parte, ma ai fini di dare esecuzione al mandato conferitomi dagli elettori del collegio Lazio 2 il 3 marzo del 2018. Voglia gradire i sensi della mia più alta considerazione”.