Approvata in consiglio comunale la variante urbanistica da zona bianca, priva di destinazione, a zona per attrezzature pescherecce per consentire la realizzazione di un immobile destinato allo svolgimento dell’asta del mercato ittico, nell’area ex cantieri “Ca.Na.Ga.”. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Cosmo Mitrano: “un ulteriore passo avanti che metterà in condizione gli operatori della pesca di espletare la loro attività in una struttura moderna, sicura ed idonea andando inoltre a riqualificare e valorizzare una vasta area del nostro litorale. L’asta del mercato del pesce rappresenta senza dubbio l’anello forte della filiera dei prodotti ittici freschi provenienti dal nostro mare.
La nuova struttura permetterà non solo il mantenimento e lo sviluppo del comparto stesso, che nella città di Gaeta conta una discreta flotta di pescherecci, ma l’edificio potrà ospitare anche il servizio veterinario pubblico. Pertanto andremo a realizzare una struttura che rispetta i più alti standard urbanistici essendo destinata unicamente all’asta pubblica del pescato locale”. Mitrano aggiunge: “Un sentito ringraziamento intendo rivolgerlo al consigliere Pietro Salipante, per il costante e proficuo impegno profuso. Anche in questa circostanza, il suo contributo è stato determinante”. In questi mesi, infatti, il delegato alla pesca Pietro Salipante si è interfacciato per conto dell’amministrazione comunale con gli operatori ittici: “Abbiamo mantenuto l’impegno preso con la Cooperativa Porto Salvo II per dare sviluppo al comparto della pesca e accelerare un progetto rimasto fermo per troppi anni. Con la realizzazione di quest’opera fondamentale diamo una risposta concreta alle istanze degli operatori ma non solo. Il recupero urbano dell’area ex Ca.Na.Ga., infatti, rientra nell’ambito di un programma di riqualificazione complessiva del waterfront di Gaeta”. Nel contempo non c’è ancora una data certa per l’apertura del nuovo mercato del pesce realizzato sempre nell’area Ex Canaga che inizialmente si era ipotizzata per la fine dello scorso anno. Ma il Comune di Gaeta in questa fase sembra poter fare poco per evitare lo slittamento dell’inaugurazione di un sito atteso da quasi cinquanta anni.
Il Comune ha deliberato una spesa di circa ottantamila euro per la riqualificazione del tratto di Lungomare Caboto dove oggi è ancora situato il mercato del pesce. Il percorso era iniziato nel gennaio del 2016 quando l’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta concluse la gara di affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo sito dedicato al commercio del pesce. Ad aggiudicarsi l’opera fu l’impresa Impred s.r.l. per l’importo complessivo di circa quattrocentomila. La struttura realizzata è coperta, di nuova concezione e tecnologicamente avanzata, in grado di ospitare al meglio, in condizioni igienico – sanitarie idonee e nella massima sicurezza, i commercianti negli appositi stalli di vendita, garantendo un ottimale svolgimento delle operazioni commerciali. Con indubbia pazienza e infinita testardaggine sta seguendo tali problematiche il delegato alla pesca Pietro Salipante, di anni 73, coniugato e padre di due figlie.
Si presenta: “Ho lavorato una vita sulle superpetroliere e non mi sono mai fermato in vita mia. Attualmente insegno per preparare e addestrare i nuovi marittimi. Sono stato eletto consigliere comunale con la lista civica il Quadrifoglio. Il mio punto di riferimento religioso è la Chiesa di Santi Cosma e Damiano. Una figlia Oriana vive a Torino e l’altra Alessia è maestra a Penitro. Sono un vero cittadino del Golfo di Gaeta. Mio padre era gaetano doc ma ho anche radici a Tremensuoli e a Santa Maria Mater Domini, grazie a mia madre Rosa Treglia e a nonna Agnese Conte. Sono nonno grazie ad Alessia di tre maschi Emanuele, Andrea e Riccardo e grazie a Oriana di una femminuccia Beatrice e di un altro maschio Francesco, che risiedono a Torino”. Può chiarire ai nostri lettori cosa sta accadendo per il mercato del pesce? “I rivenditori di pesce si sono rivolti al TAR ottenendo una sospensiva sino al 3 luglio e in tale data i giudici amministrativi si pronunceranno. I ricorrenti hanno addotto come motivazioni l’assenza di servizi igienici e il non completamento dei lavori.
Eppure non esistono servizi igienici dove sono. Le loro sono strategie intese a guadagnare tempo e a far passare la stagione estiva turistica – balneare restando dove sono. Ma il dirigente del Comune Pasquale Fusco ha comunque allertato sia gli uffici competenti dell’ASL che quelli dei Carabinieri del NAS. Certamente le relazioni saranno poste all’attenzione anche del TAR. Il Comune ha già appaltato i lavori per la sistemazione dell’attuale area urbana con la realizzazione di nuovi marciapiedi. Non possiamo rischiare di pagare una penale alla ditta appaltatrice perché non può iniziare i lavori nei tempi contrattualmente stabiliti. Dispiace sinceramente che i “riattoni” pensino che hanno vinto loro. Ogni giorno che passa è un danno per il decoro e l’igiene della nostra città”.
Riattoni è un termine gaetano che in italiano si può tradurre in rigattieri, rivenditori. Il Comune vuole scrivere la parola fine a una situazione che si sta protraendo da troppo tempo e in totale dispregio delle norme igienico – sanitarie regionali, nazionali ed europee. La nuova location garantisce 14 banchi per circa una decina di richieste attuali. La struttura renderà impossibile il comportamento scorretto, si badi bene soltanto di una minoranza esigua, di vendere pesce scongelato o situazioni di degrado che vedono – terminato il mercato – padroni del luogo ratti di ogni dimensione.