Questo è un invito a tre farabutti a lasciare il territorio del Golfo di Gaeta perché altrimenti prima o poi saranno presi dalle forze dell’ordine. Girano con una Mercedes Classe A di colore bianco e sono in tre, provenienza Napoli o il suo hinterland (chiaro l’accento dialettale), età apparente sui trentacinque anni. Giungono dinanzi al negozio prescelto per la loro bravata da delinquenti e due restano in macchina mentre un terzo scende per acquistare qualche stupidaggine. Nel caso di nostra conoscenza due succhi di frutta monouso. Esibisce il truffatore una banconota da cinquanta euro con l’intenzione di pagare. Poi con una scusa guadagna tempo e la banconota ritorna nelle sue tasche. Ma dichiara deciso e alterato che lui ha pagato e la cassiera frastornata si decide a dare il resto di qualcosa che non ha per nulla ricevuto. La truffa è stata portata a compimento. La titolare aveva fatto cenno alla commessa perplessa di dare corso all’operazione perché ha avuto paura, temendo sul momento che anche gli altri due entrassero nel negozio minacciandole oppure – nel caso avesse allertato i carabinieri – una successiva ritorsione, anche semplicemente per fare uno sfregio di stampo camorristico. Meglio perdere 50 euro, per la buona pace di tutti. Poi la visione della registrazione, effettuata grazie a un impianto di telecamere, ha confermato il tutto. Tre delinquenti in trasferta nel Golfo di Gaeta. Chi scrive lancia un appello: chiunque li veda all’opera o semplicemente a bordo dell’autovettura segnalata allerti immediatamente i carabinieri tramite la chiamata al 112.
Un negozio a conduzione familiare con locali in fitto quando deve lavorare per guadagnare – detratte tutte le spese – cinquanta euro? Andatevene, anche se la speranza più grande è che siate presi con le mani nella marmellata. Siete spregevoli.