Si chiama Davide Orlando e con il suo ristorante, “Il Follaro” a conduzione familiare, esporta la tradizione culinaria gaetana in tutta Europa. Impara a cucinare da autodidatta e durante il suo percorso per passione, si addentra nel mondo della gastronomia. Con “Il Follaro”, nome della moneta gaetana nel 1200, ha da sempre avuto l’obiettivo di trasmettere, già attraverso il nome, la tipologia di cucina a km0 e soprattutto la fusione tra la tradizione storico-culturale e la gastronomia. Un programma perfettamente in linea con il programma dell’amministrazione Mitrano, che dall’inizio del suo primo mandato, si è posto come obiettivo aprire Gaeta al mondo attraverso cinema, turismo e anche tradizione culinaria.
“Abbiamo aperto nel 2009- ha raccontato Davide- il 12 febbraio abbiamo fatto dieci anni e non è cosa da poco per noi. In questi dieci anni abbiamo visto molte attività che hanno aperto e chiuso: nel momento storico in cui ci troviamo, di recessione economica e crisi, non è semplice tenere aperta un’attività da dieci anni. Credere in un progetto, grazie soprattutto a mia madre e mio padre, mi ha reso rispettoso verso il buon cibo, ma per le persone”. “A me piace dire, e sottolineare,- ha continuato lo chef- che siamo persone semplici e umili”.
La sua notorietà e quella del sua cucina sono decollate soprattutto in questo ultimo anno grazie ai tre film che sono stati girati qui a Gaeta e tutt’oggi è riuscito a mantenere buoni rapporti con i registi e lo stesso cast. Da Luca Argentero ad Ambra Angiolini, sono molti i personaggi che si sono avvicinati alla sua cucina e che sono rimasti affascinati “è davvero emozionante- ha confessato Davide- quando ti ringraziano in maniera disinteressata senza costrizioni o formalità di sorta”.
Non sono pochi i riconoscimenti che “il Follaro” ha ricevuto in questi dieci anni di attività. Dall’Accademia della cucina italiana alla Rai: “Siamo stati su rai due con hitparade per presentare la cucina italiana, poi con Tiberio Timperi su rai uno in diretta fino a Sky. Oltretutto faccio cucina gluten free, uno dei pochi sul territorio e insieme ad un altro ristoratore siamo consigliati all’interno della guida dell’aic”.
“Rappresento la città in Portogallo- ha raccontato lo chef del Dollaro- e in Francia con la nostra città gemella Frontignan, dove ho portato il piatto tipico il calamaro gaetano e ultimamente stanno nascendo altri progetti sempre su territorio estero per rappresentare la città di Gaeta. A maggio sarò su tre paesi diversi Polonia, Francia e un progetto in Inghilterra, sempre con grande umiltà. Alla fine siamo un ristorante a conduzione familiare, offriamo tutto ciò che ci offre il mare al momento con una commistione moderna ma sempre semplice”. ”
Alla fine dico sempre- ha concluso Davide- che il miglior ristorante è la propria casa, quando si va fuori a mangiare bisogna provare un emozione”.