I Militari del Mare si riconoscono sul bagnasciuga per il loro caratteristico abbigliamento, comodo in stile coloniale o marinaresco anglosassone, bermuda scura, maglietta chiara con la scritta Guardia Costiera, berretto con scritta e scarpe comode ginniche. Hanno un abbigliamento in effetti sportivo e non portano armi ma godono del rispetto di tutti e nessuno si permetterebbe mai di mancare loro di rispetto o di non osservare le disposizioni che impartiscono nella corretta lettura delle normative di legge.
Sono i Militari del Mare, la nostra Guardia Costiera di Gaeta, e non si ferma mai l‘attività di prevenzione e di vigilanza lungo l’intero litorale di giurisdizione, con controlli sulle spiagge ed in mare nell’ambito dell’operazione estiva “Mare Sicuro 2020”.
L’attenzione dei militari è rivolta principalmente al regolare svolgimento delle attività balneari, per prevenire ed eventualmente reprimere comportamenti illeciti o pericolosi per la pubblica incolumità.
Nel pomeriggio di ieri gli accertamenti si sono estesi sui litorali di Sperlonga e Fondi, dove da diversi giorni le pattuglie itineranti della Guardia Costiera stanno continuando a svolgere una mirata attività di sensibilizzazione nei confronti di assistenti bagnanti, titolari di stabilimenti o noleggiatori di attrezzature balneari, responsabili di circoli nautici, velici ed associazioni sportive del territorio, nonché degli stessi appassionati di alcune attività sportive quali surf, windsurf e kitesurf.
A Sperlonga, anche in collaborazione con personale dei Carabinieri e della Polizia Locale, sono stati elevati 4 verbali amministrativi, a 2 concessionari per l’assenza degli assistenti bagnanti nella loro postazione di salvataggio e a 2 noleggiatori per il pre-posizionamento delle attrezzature balneari (sdraio, lettini ed ombrelloni) in assenza dei clienti. Per le gravi mancanze sono state elevate sanzioni per un totale di oltre 4.000 euro; sono peraltro in corso verifiche documentali per accertare eventuali ulteriori condotte illecite.
A Fondi, i militari hanno verificato, in particolare, il corretto svolgimento della pratica sportiva del kitesurf, molto diffusa nel Sud Lazio nei giorni di vento. Tale pratica, se effettuata non rispettando le regole previste dalle Ordinanze della Capitaneria di porto e delle Amministrazioni Comunali competenti per territorio, può originare potenziali rischi per i numerosi bagnanti che nel periodo della stagione estiva affollano le spiagge.
Capita, inoltre, che i kitesurfisti lascino incustodite le loro attrezzature sull’arenile, limitando in tal modo il libero uso da parte di altri utenti.
Frequenti sono quindi le segnalazioni che pervengono in merito alle sale operative della Guardia Costiera o della Polizia Locale.
Nella loro attività di ieri pomeriggio, i militari hanno riscontrato un uso difforme di un corridoio di lancio ed atterraggio in mare, il quale, seppur regolarmente autorizzato e destinato a piccoli natanti, surf e windsurf, veniva invece utilizzato promiscuamente anche dai kitesurf: al titolare dello stabilimento e gestore del corridoio è stata comminata una sanzione amministrativa da oltre 1.000 euro.
Infine, sono stati sanzionati 8 kitesurfisti con verbali da 230 euro cadauno: alcuni navigavano all’interno del suddetto corridoio di lancio senza autorizzazione, altri sono stati colti a fare evoluzioni nella fascia di 200 metri dalla battigia riservata alla balneazione.