“Qualche settimana fa in un incontro presso la Sede dell’Ass. La Piazza abbiamo
avuto il piacere di intervenire sul tema dei Project Financing per le concessioni
demaniali marittime raccontando tutte le contraddizioni di una modalità, quella del
Comune di Gaeta, che non trova riscontro da qualsiasi lato la si voglia vedere.
In attesa dei ricorsi e tralasciando per un attimo il punto di vista strettamente
connesso alla Giurisprudenza più attuale abbiamo già evidenziato sia ai cittadini
che direttamente all’AGCM nella lettera del 14/02 quanto le opere pubbliche a
carico dei privati approvate in Consiglio Comunale determinino l’inadeguatezza,
l’incongruità e l’ininfluente interesse pubblico dell’ente alla realizzazione dei project
financing e l’innegabile sproporzionato vantaggio competitivo in favore dei soggetti
proponenti.
C’è un aspetto politico-sociale non rimandabile e che va oltremodo dimostrato
dettagliatamente perché se prendiamo per buone le affermazioni del Sindaco
Leccese in Aula Consiliare durante l’approvazione dei Project Financing il 19/02,
cioè che si tratterebbe di opere pubbliche determinanti per lo sviluppo della città,
strategiche, tali da concedere gestioni ventennali nel settore economico più
redditizio e addirittura da rivendicarne il “coraggio” della scelta ci verrebbe da dire
“Houston, abbiamo un problema!”
Ma è stato spiegato ai cittadini quali sono le opere pubbliche previste e la loro
modalità di realizzazione?
Quasi la totalità dei project financing approvati riguardano in ordine: spazi verdi
arretrando, pensate, l’area oggi destinata a parcheggio dinanzi la stessa attività
proponente, la possibilità di usufruire degli stessi spazi “liberamente” da ottobre ad
aprile, quando i lidi solitamente sono chiusi, qualche area ludica e soprattutto i
marciapiedi delle vie in prossimità di Via Marina di Serapo e l’annessa pubblica
illuminazione. Potrebbero smentirci, però, un paio di progetti previsti dal piano
triennale delle opere pubbliche 2024-2026: il finanziamento della riqualificazione
dell’asilo nido in Via Amalfi, per il quale sono stati presentati due progetti, un
parcheggio pubblico per i nuovi campi da tennis, l’efficientamento energetico e
l’adeguamento sismico della Scuola Don Bosco. Peccato che per l’INIZIO DELLA
REALIZZAZIONE dei due progetti per l’asilo di Via Amalfi bisognerà attendere il
marzo del 2028 e del 2029, come nel caso del parcheggio, per la scuola Don
Bosco, invece, “solo” il 2028.
Stessa sorte per l’adeguamento sismico della Scuola Mazzini e altresì per
molteplici delle piccole opere sopra citate, tra cui una pensilina e un bike sharing i
cui lavori inizieranno anch’essi nel 2028!
Da un lato un rischio d’impresa nei fatti annullato, persino esplicitamente quando si
legge che gli investimenti saranno paralleli all’esercizio dello stabilimento e,
dall’altro, il Sindaco di Leccese e i Consiglieri comunali che approvando tutto ciò
rimettono l’interesse pubblico, la gestione di un Bene Comune ventennale (a loro
modo!) in cambio di qualche lavoretto di manutenzione e di un paio di opere che
inizieranno almeno tra più di un paio di anni.” Lo comunica Simone Avico – Referente Movimento 5 Stelle Gruppo Territoriale Sud Pontino –
Sezione di Gaeta