⁸Città di Gaeta, Terra dell’arte, del mito e del mare, I Viaggi di Kilroy, l’Associazione Culturale e Teatrale Open Space e La Compagnia Sulle Nuvole presentano “Le Sorelle Materassi”, una commedia liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Aldo Palazzeschi, con la regia di Cosmo Di Mille e la direzione artistica di Mirna La Porta, in scena il prossimo 16 dicembre presso il Cinema Teatro Ariston alle ore 21. Lo spettacolo che sarà presentato da Mauro Fortunato. La storia si distende nell’arco di un anno, dalla primavera all’inverno del 1934, gli anni di tante bellissime canzoni italiane e napoletane che faranno da colonna sonora allo spettacolo. Protagoniste delle vicende sono le sorelle Carolina e Teresa Materassi, due rinomate sarte cinquantenni che nella loro casa di Santa Maria a Coverciano, nel sobborgo di Firenze, ricamano abiti e corredi da sposa per la nobile clientela fiorentina. Le due sorelle hanno passato una vita di rinunce nel culto ossessivo del lavoro, al quale hanno sacrificato desideri e amori restando pertanto vergini e zitelle.
Grazie, però, a questa vita austera, Carolina e Teresa hanno acquisito negli anni una posizione di grande prestigio. Con loro, oltre alla governante Niobe, vive la sorella minore Giselda, riaccolta in casa dopo un fallito matrimonio con un giovane napoletano, nobile e dissoluto. Ma l’equilibrio familiare viene sconvolto dall’arrivo di Remo, il figlio della quarta sorella Augusta, morta povera. Cresciuto da Carolina e Teresa viziato e nell’agiatezza, Remo approfitta senza ritegno delle cure e delle attenzioni delle zie, che vivono per soddisfare tutti i suoi desideri, accecate come sono da un amore senile per il nipote. La commedia è ricca di coup de théâtre che la rendono vivace e poco prevedibile. Il pubblico vedrà due sorelle senza grembiuloni da lavoro, ricche e colorate, quelle che nella loro camera, aperto il baule dei ricordi, tirano fuori pizzi, merletti, fiocchi, paillettes, fiori e se ne adornano. La rappresentazione teatrale, brillante, ironica, parodistica, caratterizzata dal passaggio da un registro drammatico a quello comico, racconta un universo femminile a tutto tondo, a tratti grottesco, ma pur sempre poetico, fragile e multicolore, dove gelosia e passione, rimpianto e speranza, odio e amore emergono e si mescolano in modo accattivante. Un universo dove l’infinito bisogno d’amore delle donne, siano esse madri, zie, sorelle, figlie, amiche e amanti, si eleva e predomina sempre su tutto. E a costo di tutto.