Il Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri (ruolo d’onore) Aldo Lisetti è uno scrittore e storico che ama profondamente la nostra terra e ci propone sempre nuove ricerche. Il mese scorso abbiamo scritto de Il Giorno del Ricordo e del trasferimento da Pola a Gaeta della Scuola Nautica dopo il trattato di pace di Parigi del 1947 con il quale abbiamo dovuto cedere praticamente l’intera Venezia Giulia. Lisetti ci spiega un antefatto che si ignorava: “Le amministrazioni comunali di Gaeta più volte per risolvere problemi cittadini richiesero il suo (riferito al generale Taddeo Orlando) autorevole intervento che fu pronto ed efficace: molto si deve a Lui se Gaeta ha il piacere e l’onore di ospitare l’impareggiabile Scuola Nautica di Finanza”. Questa è la frase estrapolata dal verbale della seduta del Consiglio Comunale di Gaeta del 9 settembre 1950, nel contesto delle dichiarazioni rese dal colonnello Ferdinando Iannitti, che sostenne la proposta di intitolare una via della città ed erigere un busto in memoria del benemerito concittadino, improvvisamente deceduto pochi giorni prima, l’1 settembre. Ci racconta Lisetti: “Il generale di corpo d’Armata Taddeo Orlando, nato a Gaeta il 23 giugno 1885 in un’importante famiglia di profonde radici gaetane (il padre, Giuseppe, avvocato e “proprietario”, fu sindaco di Gaeta per un decennio), era stato il secondo ministro della guerra di questa città (dopo il generale Enrico Cosenz) e comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Reali tra il 1943 e il 1945.
Con l’avvento della Repubblica era stato confermato al Ministero della Difesa come Segretario Generale e nominato Vice Presidente dell’Ordine Militare d’Italia”. Aldo Lisetti ha scavato nel passato di questo illustre personaggio in occasione delle sue ricerche per la pubblicazione della prima biografia in assoluto su Taddeo Orlando. E sempre Lisetti, dopo detta pubblicazione, ha continuato a rintracciare tanti documenti originali del tempo, favorito da alcuni familiari discendenti dalla famiglia Orlando o da concittadini estimatori che lo hanno contattato, anche da Milano, da Roma o da Napoli dove vivono, per fornirgli notizie e fotografie. Appunto nell’ambito delle ulteriori ricerche è emersa la delibera comunale che sancì la decisione del Consiglio – mai resa esecutiva – di intitolare una strada urbana al generale Orlando. La, decisione fu sostenuta, peraltro, dalle testimonianze favorevoli del professor Vittorio Cervone, segretario provinciale della D.C. e poi sottosegretario della Repubblica, del citato colonnello Iannitti, degli avvocati Camillo Moretti e Alfredo Bisagni, che persino dai banchi della minoranza invocarono l’intitolazione e ottennero l’approvazione unanime del consiglio, che – a loro richiesta – osservò in piedi un minuto di silenzio in onore dell’illustre defunto che “per i suoi meriti e la sua preparazione poteva ancora giovare alla città nativa”, come affermò pubblicamente l’avvocato Moretti.
Tra l’altro ricorda Lisetti che il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Alberto Mannerini, nell’Ordine del Giorno del 2 settembre 1950 testimoniò che Orlando “con sapiente perizia pari al suo grande amore e alla sua fede incrollabile, resse le sorti del nostro istituto durante il travagliato periodo della sua riorganizzazione nei territori liberati dell’Italia centro-settentrionale”. Gli fecero coro, dal Ministero della Difesa, il generale Oreste Bovio, estensore della Storia dell’Esercito Italiano, e dal Comune di Formia il vecchio podestà, farmacista Pasquale Gallinaro, che in un suo “Diario” evidenziò la presenza di Orlando nei comuni del Golfo, subito dopo la liberazione, per far distribuire viveri di prima necessità e vestiario alle popolazioni. Il generale Orlando, per concludere, ebbe sempre molto a cuore la sua Gaeta e tutto il territorio del Golfo e non trascurò occasione per sostenerne la rinascita con un programma di aiuti, tra i quali l’importante insediamento della Scuola Nautica della Guardia di Finanza costretta a lasciare Pola dopo la cessione dell’Istria alla Jugoslavia al termine della seconda guerra mondiale. Orlando, quindi, merita unanime e profonda riconoscenza da parte dei gaetani e non solo! Allo storico la nostra riconoscenza.