In appello condannato il Comune di Gaeta dopo 16 anni – Un avvocato caparbio e risoluto “sfida” le lungaggini giudiziarie confidando nella bontà della magistratura, che procede “cum lento pede”, ma giunge infine a sentenza. Tutto ha inizio in un pomeriggio invernale del 2007. La signora A.P. il giorno 11 dicembre 2007, pieno inverno, con giornata grigia e piovosa, alle ore 16.20 percorrendo a piedi e senza pesi, il marciapiede di Via Marina a Serapo, lato interno, fronte stabilimento balneare Selene, cadeva rovinosamente a terra riportando lesioni e fratture. Pertanto la signora allora settantunenne si è rivolta all’avvocato Enrico Lisetti con studi legali a Roma e a Gaeta. In data 16 novembre 2009 il Giudice di Pace di Gaeta, avvocato Alba D’Urso, respingeva la domanda attrice, non ritenendo alcuna responsabilità a carico dell’Ente convenuto, il Comune di Gaeta. Eppure tale evento è risultato determinato dallo stato di cattiva manutenzione del marciapiede, in quanto parzialmente privo di mattonelle, con pavimento sconnesso ed avallato, privo di malta cementizia ancorante i ciottoli, cosparso di bricioline e sabbia, con scarsissima visibilità (dovuta all’assenza di illuminazione, in orario già privo di luce naturale). Sono trascorsi i primi due anni. L’avvocato Enrico Lisetti crede nella giustezza della causa e si rivolge al Tribunale Ordinario di Latina – Sezione Distaccata di Gaeta, perché in funzione di giudice d’appello condanni il Comune di Gaeta in persona del sindaco pro tempore al risarcimento, dei danni fisico-biologici e morali subiti e subendi dalla signora.
In appello condannato il Comune di Gaeta dopo 16 anni – La difesa della signora a mezzo dell’avvocato Lisetti ha ritenuto ingiusta, illegittima ed erronea la sentenza del Giudice di Pace di Gaeta. L’avvocato Enrico Lisetti fa presente che la Suprema Corte di Cassazione, più volte intervenuta in tema di insidia stradale, ha configurato la responsabilità aggravata della Pubblica Amministrazione, ponendo a carico di questa l’onere di fornire prove ad eventuale discolpa. La Pubblica Amministrazione in qualità di custode della rete stradale di propria competenza, è soggetta all’applicazione della responsabilità aggravata dell’articolo 2051. La causa vede lo scorrere del tempo, la signora è demoralizzata dallo scorrere degli anni e vorrebbe abbandonare la causa ma il suo legale è convinto che alla fine otterrà giustizia. La causa alla chiusura del Tribunale di Gaeta viene trasferita a Terracina e poi a Latina. Poteva finire in un archivio impolverato ma l’avvocato Lisetti non lo consente e alla fine – dopo sedici anni – giunge l’atto di giustizia. La sentenza oggi emessa dal Tribunale di Latina, che farà giurisprudenza negli annosi casi di “insidia e trabocchetto” relative alla responsabilità della Pubblica Amministrazione, ha dato giustizia dopo 16 anni dall’accaduto, all’anziana donna oggi ottantasettenne ma soprattutto al suo caparbio avvocato.