Il litorale come Mare Fuori. Diciassettenne condotto in un IPM. Accusato di violenza sessuale aggravata – Lo scorso 1° aprile, i carabinieri della tenenza di Gaeta hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in
IPM nei confronti di un giovane del 2008, originario della provincia di Caserta.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale per i minorenni di Napoli su richiesta della Procura della
Repubblica per i minorenni di Napoli, arriva a seguito di un’indagine che ha portato all’individuazione del
ragazzo come presunto responsabile di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne.
I fatti risalgono allo scorso dicembre, quando una giovane, dopo aver partecipato ad una serata in una
discoteca di Baia Domizia, nel comune di Cellole, era rientrata a casa con evidenti segni di aggressione
fisica e sessuale.
Sostenuta dai propri genitori e dal personale medico, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto,
raccontando di essere stata vittima di un’aggressione brutale da parte di un giovane conosciuto durante la
serata.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli, con
meticolosità e discrezione, hanno permesso di raccogliere prove determinanti che hanno consentito di
richiedere ed ottenere la misura cautelare coercitiva.
Il giovane è stato trasferito presso l’IPM di Nisida dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di violenze che purtroppo si consumano in contesti che
dovrebbero essere luoghi di divertimento sicuro. Un fenomeno allarmante che richiama l’attenzione sulla
necessità di una maggiore sensibilizzazione e prevenzione, affinché le serate tra amici non diventino
scenari di paura e sofferenza.
ARTICOLO CORRELATO – Violenza sessuale ai danni delle pazienti
ARTICOLO CORRELATO DEL 16-01-2025 – Violenza sessuale ai danni delle pazienti, è iniziato il processo a carico del 29enne personal trainer di Gaeta – Si è aperto, dinanzi al terzo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Mario La Rosa, il primo dei processi che vede sul banco degli imputati, il 29enne di Fondi ma originario di Gaeta B.M., difeso dagli avvocati Vincenzo Macari e Tony Ceccarelli, accusato di plurime violenze sessuali ai danni di pazienti. Il Tribunale ha dichiarato aperto il dibattimento e rinviato il processo al prossimo 27 marzo quando inizierà l’escussione dei testimoni. I giudici del terzo collegio, in accoglimento di apposita istanza presentata dall’Avv. Vincenzo Macari, hanno sostituito la misura degli arresti domiciliari per Marsella con quella più lieve degli obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Al 29enne venivano originariamente contestate cinque violenze sessuali, di cui una ai danni di una minorenne, oltreché all’esercizio della professione di fisioterapista ritenuto abusivo dalla Procura di Latina. Dei cinque capi di accusa per violenza sessuale, tre venivano annullati già dal Tribunale del Riesame di Roma.
L’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. Cario di Latina, oltreché ad aver applicato la misura degli arresti domiciliari, aveva disposto il sequestro preventivo della struttura dove ha sede la palestra, tra le più frequentate della città di Fondi, sequestro poi eseguito dai militari della Guardia di Finanza di Fondi. Nelle more, l’Associazione sportiva aveva cambiato integralmente il proprio assetto societario, con le dimissioni del precedente direttivo e l’ingresso di nuovi soci, tra cui un nuovo presidente. Proprio il nuovo presidente aveva deciso, tramite l’avvocato difensore Matteo Macari, di depositare istanza di dissequestro dell’immobile dove ha sede la palestra, ad eccezione di uno stanzino. Lo stesso pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare delle indagini, dopo un primo rigetto, aveva ritenuto di disporre il dissequestro della struttura sportiva. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.