Il comune di Gaeta ha chiesto 411.000 euro al comune di Itri. Il caso – Gli avvocati Vittoria Maggiarra e Antonio Fargiorgio in una nota stampa comunicano: “Forse si ci aspettava un duro scontro verbale nel corso del Consiglio comunale di Itri tenutosi nella giornata di ieri 03 marzo, ma così non è stato. La questione scottante all’ordine del giorno era quella relativa al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta, nonché l’atto di citazione notificato dal Comune di Gaeta ai danni del Comune di Itri, avente ad oggetto una pretesa creditoria di circa 411 mila euro.“Una pretesa ingiusta, arbitraria, abnorme ed apodittica” – ha sostenuto la Consigliera comunale Avv. Vittoria Maggiarra, incalzando chiaramente che “la detta pretesa è stata avanzata dal Comune di Gaeta nella consapevolezza piena della mancanza, a monte, dei necessari atti di impegno formali”.
“L’ingente somma di denaro richiesta dal Comune di Gaeta non risponde ad alcuna delle volontà esternate dal Comune di Itri negli anni passati in ordine al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta.“E allora – ha compulsato la Consigliera – davanti al contenzioso giudiziario che il Comune di Gaeta ha voluto incardinare nei confronti del nostro Comune, benché perfettamente consapevole della situazione deficitaria e della gravissima anomalia, sia formale che sostanziale, che tipicizza la convenzione tra Comuni sottoscritta in data 09.12.2014, noi dobbiamo assolutamente difenderci e dobbiamo farlo con lo stesso impegno e con lo stesso spirito di collaborazione che più volte abbiamo dimostrato ed attuato in quest’Aula, proprio al fine di fronteggiare e risolvere le grandi problematiche del nostro paese”.
Maggiarra si è detta convinta della professionalità dell’Avv. Luciana Selmi, incaricata di difendere il Comune di Itri, e certa che la stessa abbia recepito le argomentazioni e le riflessioni scambiate in seno alla riunione tenutasi nella Casa comunale in vista del Consiglio.E proprio la Consigliera Vittoria Maggiarra, nella volontà di arrivare a formulare un documento che potesse essere condiviso da gran parte del Consiglio Comunale, o, comunque, non avversato, si è fatta promotrice di un emendamento che ha portato la massima Assise cittadina ad epurare l’atto di deliberazione proposto da alcuni passaggi e da alcuni riferimenti normativi che la stessa Consigliera ha definito “critici, in quanto suscettibili di blindare l’azione amministrativa futura, e peraltro, non rispondenti alle necessità del momento e non costituenti misure di salvaguardia per l’Ente comunale, vale a dire, misure strategiche a salvaguardia della posizione e degli interessi che fanno capo al Comune di Itri”.L’Avv. Maggiarra, a seguito dell’approvazione favorevole dell’emendamento da lei proposto e fortemente avallato dal collega Antonio Fargiorgio, ha chiuso il suo intervento in Consiglio comunale con una chiosa:” Nulla toglie che, per una questione di ragionevolezza, la gestione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta possa assumere connotazioni diverse e portare il Comune di Itri, in un futuro prossimo, a vagliare considerazioni nuove e diverse”.
Maggiarra ha espresso tutto il suo apprezzamento per l’ampia apertura e per la condivisione trovata con la maggioranza di governo cittadino dinanzi alla necessità di predisporre una formalizzazione degli atti ed una conseguente azione amministrativa secondo i criteri della prudenza e della ragionevolezza.Nel suo intervento, il capogruppo consiliare, l’Avv. Antonio Fargiorgio, ha invece voluto sottolineare l’importanza in prospettiva del mantenimento di un presidio di giustizia, quale l’Ufficio del Giudice di Pace, anche in vista della già varata riforma che ne amplierà sensibilmente le competenze. Ha richiamato l’attenzione sull’essere, questo, un servizio di prossimità che risponde ad una domanda precisa dell’utenza. Ha ribadito quindi la necessità di epurare la delibera da riferimenti normativi impropri e comunque del tutto intempestivi.In precedenza, era stata approvata all’unanimità dell’assise comunale una mozione presentata da ITRI FACCIAMO FUTURO, letta dal capogruppo Avv. Fargiorgio che l’ha materialmente estesa e poi condivisa con le altre componenti del gruppo; una mozione di ferma condanna dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. Dopo aver richiamato i principi fondanti della nostra Costituzione (art. 11) ed aver, in ossequio alle regole di diritto internazionale, invocato il rispetto del diritto all’autodeterminazione ed all’indipendenza di un popolo e della Nazione che lo rappresenta e ne esprime i valori etici, politici, culturali e storici, la mozione ha, tra l’altro, impegnato il Sindaco e la Giunta comunale a partecipare a tutte le azioni di solidarietà nazionale e internazionale, che saranno messe in campo a sostegno del popolo ucraino, favorendo iniziative in tal senso, anche di concerto ed in sinergia con le altre Amministrazioni locali del territorio provinciale, garantendo, ove necessario, l’accoglienza ai cittadini ucraini che ne facessero richiesta.”