Giunge alla terza edizione l’appuntamento “Lætetur Mater Ecclesia”, che si propone
di far conoscere le antiche melodie dell’Officium del Patrono Sant’Erasmo,
contenute nei Libri Corali dell’Archivio del Capitolo della Cattedrale di Gaeta.
L’evento, sulla scia delle precedenti edizioni, consegnerà la trascrizione delle
melodie del I Nocturno contenute nel Liber Maior Tertius, opera di Vincenzo
Pontano da Fondi e datato 1570. La trascrizione è stata curata ancora una volta dal
M° don Antonio Centola e dal M° Lucia Zonfrilli e l’esecuzione è sempre affidata al
Coro dell’Arcidiocesi di Gaeta.
A introdurre e contestualizzare il canto delle antifone, dei salmi e dei responsori
sarà l’intervento del giornalista dott. Lino Sorabella sulla tematica “Il culto di
Sant’Erasmo a Gaeta tra ‘500 e ‘600”.
Seguirà l’approfondimento del prof. Nicola Tangari, docente dell’Università di
Cassino e del Pontificio Istituto di Musica Sacra, relatore di questo appuntamento
culturale fin dalla sua prima edizione, con l’intervento: “In attesa della festa. Il primo
Notturno dell’Ufficio di Sant’Erasmo”.
Gli interventi organistici sono affidati sempre al M° Michele D’Agostino, che
accompagnerà il canto del coro ed eseguirà inoltre musiche di Bernardo Pasquini
(1637-1710) e Marianus Königspeger (1708-1796).
È la Cattedrale di Gaeta il luogo dove fino al XIX secolo tali melodie scandivano le
celebrazioni in onore del Santo Patrono Erasmo e dove potranno essere riascoltate
sabato 20 maggio alle ore 17.30.
L’iniziativa, che si fregia nuovamente dell’autorevole patrocinio del Pontificio Istituto
di Musica Sacra, è il frutto della rinnovata collaborazione tra Basilica Cattedrale di
Gaeta, Archivio Storico Diocesano di Gaeta, Istituto Diocesano di Musica Sacra,
Centro di Ricerca “Lo stilo di Fileta” e la Casa editrice “Ali Ribelli Edizioni” che
promuove la collana “Studi Aurunchi. Storia, letteratura, territorio”.
don Antonio Centola