Nell’ambito delle iniziative delle Luminarie di Natale a Gaeta sono in programma vari appuntamenti culturali nella struttura realizzata ad hoc dinanzi all’Istituto Virgilio. Il gruppo di ricerca “Promozione e prevenzione” del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza ha realizzato “GiochiAMO”, un modello innovativo di promozione della salute nella scuola primaria che si basa sulla trasmissione di conoscenze e l’apprendimento attivo tramite l’utilizzo del gioco. Sabato mattina 7 dicembre con inizio alle ore 10.30 sarà presentato il progetto rivolto alle scuole primarie e di media inferiore promosso dal team guidato dall’apprezzato professore universitario Giuseppe La Torre.
Lo scopo è quello di insegnare a mangiare correttamente, fare attività fisica ed evitare comportamenti nocivi (tra i quali fumo e alcol), oltre a favorire una buona salute psichica e sociale, creando un contesto in cui viene facilitato il confronto, la socialità e l’apprendimento attivo. GiochiAMO ha raggiunto questi obiettivi affrontando tali argomenti nelle classi dalla seconda alla quinta elementare e nelle prime due classi di scuola media. Per determinare un cambiamento nei comportamenti, la tradizionale trasmissione di conoscenze è stata supportata dal gioco, strumento di crescita e di interazione con un promettente valore educativo e pedagogico. Sfruttandone la natura aggregativa e creativa, il progetto ha inserito nel programma didattico alcune attività ludiche come i giochi di carte, da tavolo e di movimento.
Il progetto GiochiAMO, progettato e coordinato dal professore Giuseppe La Torre è stato giudicato efficace, trasferibile e sostenibile e quindi riconosciuto come “Buona Pratica” dalla banca dati online di progetti e interventi di prevenzione e promozione della salute Pro. Sa. La presentazione del progetto a Gaeta vede perfetta sintonia tra Comune di Gaeta, grazie all’assessore sempre disponibile Lucia Maltempo, l’Università Sapienza di Roma, Italia Nostra Onlus e Associazione Italiana di Cultura Classica affiliata all’Unesco.
Importante la disponibilità del dirigente scolastico Maria Rosaria Macera. Oltre al progetto il meeting si intratterrà con una relazione di chi scrive sulla gastronomia gaetana, che è nota in tutto il mondo e che ha da sempre le sue radici nel mare. Le considerazioni finali a cura di Isabella Quaranta presidente del Lions Club di Formia e dirigente di Italia Nostra. Conclusioni a cura dell’assessore comunale Lucia Maltempo che, peraltro, è un docente.
Come non rendere omaggio alla pizza, alla tiella e al suo pescato: zuppa o pesce all’acqua pazza dal delicato sapore, fritture, spiedini, pesci arrostiti, squisite triglie e scapece (pesce fritto senza la farina e poi condita con aceto bollito con aglio, mentuccia e peperoncino, dal gastronomo Apicio, autore latino di Minturnae). Gaeta è nota infatti per la varietà e la bontà dei suoi prodotti tipici che vengono sempre più esportati ed utilizzati nelle cucine di tutta Italia e del mondo. I prodotti tipici più importanti e legati alla terra e alla tradizione della città li possiamo suddividere tra i prodotti della terra quali Olive di Gaeta, Scarola, Spagnoletta, Puntarella, Broccoli.
Tra i prodotti del mare Calamarelle, Polpi, Alici, Sarde, Pesce Azzurro, le famose Cozze di Gaeta, nonché Orate e Spigole da allevamento. Prodotti artigianali quali Olio di Oliva di Gaeta, Tiella (alle sarde, alle alici, alle cipolle, ai polpi, agli spinaci, alla scarola con olive o con baccalà, al cacio e ova), alici salate. Tra le ricette oltre a Tielle e Pesce all’acqua pazza abbiamo Calamaretti alla vota piatto, Seppie e patate, Acciughe sott’olio, Polpette di Pesce, Caniscione (alla verdura o cacio e uova), Impepata di Cozze, Olive in tutte le maniere, Alici in Tortiera. Piatti caratteristici sono ancora i Tortani salati e le Zeppoline di baccalà e cavolfiori e la pasta che avanza viene utilizzata con lo zucchero sopra. Tra i dolci Sciuscielle, Roccocò, Mostaccioli ripieni, Castagne, Noci vallane, Fichi ricchi ripieni di mandorle (menole), Susamiegli e con lo stesso impasto si fanno quelli ripieni di marmellata di mele cotogne, ma a forma di rombo, poi si fanno fruttini di pasta di mandorle per decorare e quindi gustarli. Poi non devono mancare i mandarini con la loro buccia profumata che fatta a pezzettini servirà per segnare i numeri estratti nella tombola. Gaeta una città che si fa amare, ancora di più a Natale.