Gaeta, Salone: straordinaria scoperta archeologica – Il candidato sindaco Antonio Salone in una nota stampa comunica: “Nella giornata del 6 maggio mi sono recato insieme a Luigi Zazzaro presso l’area dove è avvenuta una straordinaria scoperta archeologica, l’ennesima svelata da questo magnifico scrigno di meraviglie storiche e paesistiche che è Gaeta, la nostra città. Durante i lavori di escavo per realizzare un’opera tanto inutile quanto scellerata in piazza Risorgimento, sono venute infatti alla luce le fondazioni dei bastioni di via Annunziata. Si tratta dunque di un reperto molto importante nel mosaico di tasselli utili a ricostruire e conoscere la nostra Storia e valorizzare il nostro patrimonio culturale.
Purtroppo invece per l’attuale amministrazione comunale in carica, sono solo quattro pietre vecchie. Dopotutto hanno devastato uno dei più bei luoghi in Italia se non al mondo dove praticare sport, nella fattispecie il tennis, per far parcheggiare le auto nell’area più delicata della città. E infatti con la consueta lungimiranza, anche il massimo esponente del nostro partito e suo fondatore, l’onorevole Raffaele Trano ci aveva visto lungo, e solo pochi giorni fa ha presentato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Cultura, per avere chiarimenti in merito a una serie di passaggi amministrativi a dir poco inquietanti, ai quali gli attuali amministratori ci hanno purtroppo abituato, e che stavano avvenendo proprio nell’ambito dei lavori in questione presso gli ex campi da tennis.
Senza alcun rispetto e mostrando anche scarsa conoscenza della Storia e dei luoghi della nostra città, l’amministrazione Mitrano già dal 2018 – ricorda Trano – aveva chiesto l’autorizzazione paesaggistica alla Soprintendenza archeologica per realizzare il parcheggio, e lo aveva fatta tramite una procedura cosiddetta “semplificata”, mostrando perciò di non avere alcuna cura e interesse per la rilevante presenza di monumenti e siti di interesse culturale disseminati nel delicato istmo di terra che è il quartiere medievale.
E infatti la Soprintendenza non potè che rigettare la pratica. Voi non ci crederete ma l’amministrazione comunale fece finta di nulla e decise di proseguire comunque nel suo iter amministrativo. Un atteggiamento inspiegabile e inqualificabile, marcato dalla solita protervia e strafottenza nei confronti di altre istituzioni (vedi vicenda crematorio). Ci chiediamo chi si assumerà la responsabilità di queste decisioni e di questo atteggiamento, specie alla luce di quanto emerso ieri, e in particolare se nel frattempo sono stati fatti dei danni.
Peraltro, lo stesso Trano ha fatto notare al Ministro, che nessuna altra autorizzazione o parere dalla Soprintendenza è stato mai rilasciato né prima né dopo e per questo motivo si chiede un intervento del Ministero per fornire le necessarie spiegazioni.
Ora, in attesa delle agognate spiegazioni, ciò che viene da chiedersi è come sia possibile che una accozzaglia di tali incompetenti, che non hanno alcun rispetto per la Storia e la cultura della nostra città, disinteressandosi dei rapporti gerarchici con le altre istituzioni, e mostrando dunque anche scarso rispetto nei loro confronti, calpestino e devastino con tale violenza tutto quello che toccano, per fare ciò che gli pare di un bene comune tanto importante per tutti noi qual è la nostra amata città.
Un’agonia che siamo sicuri presto finirà, e allora potremmo tornare a prenderci cura della nostra città e ricostruire dove si è distrutto, tanto in tutti i nostri patrimoni quanto nei rapporti con le altre istituzioni.”