L’Arcivescovo di Gaeta, S.E. Mons. Luigi Vari, annuncia che sono ufficialmente terminati i lavori di restauro del Campanile del Duomo di Gaeta. È situato alle spalle dell’edificio, in piazza Papa Gelasio, prospiciente le acque del Golfo di Gaeta. In stile romanico con forte influsso arabo-normanno, è alto 57 metri, venne edificato a partire dal 1148 e fu terminato nel 1279 con la costruzione del torrino apicale. “Mense ianuarii 1148, Pandolphus Palagrosius, filius Domini Landulphi Magnifici, dat ecclesiae Cathedrali portionem ante Domum suam sitae, necessarium in opere campanarii et gradi eiusdem.” |
(Documento CCCXL del Codex diplomaticus cajetanus) In italiano: “Nel mese di gennaio 1148, Pandolfo Palagrosio, figlio del Signore Landolfo il Magnifico, dà alla chiesa cattedrale un pezzo di terreno situato davanti alla sua abitazione, necessario per la costruzione di un campanile e di una scalinata”. |
La straordinaria torre campanaria sarà finalmente aperta al pubblico. I danni della seconda guerra mondiale vennero recuperati nel 1961, ulteriori lavori alle facciate terminarono nel 1999; in questo momento sono stati consegnati gli interventi interni di consolidamento e rifacimento delle scale al fine di garantire la possibilità di accesso ai visitatori. Gli ultimi lavori sono stati finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo unitamente a fondi diocesani e realizzati dalla Ditta Lupo Rocco. Fondamentale e determinante, per tutta una serie di questioni inerenti il restauro, è stato il compianto dott. Saverio Urciuoli, Sovrintendente per le province di Latina, Frosinone e Rieti. La cerimonia ufficiale di apertura avrà luogo mercoledì 12 agosto alle ore 21.00. Lo spazio limitato e le normative anticontagio Covid-19 richiedono che la partecipazione avvenga su prenotazione, inviando mail all’indirizzo ars@cattedralegaeta.it.
Il programma prevede il saluto delle autorità, l’intervento del Direttore dei lavori del MiBACT, arch. Alessandro Catani, sul restauro del campanile; una dissertazione della professoressa Michela Di Macco dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal titolo “Un solenne capolavoro identitario del paesaggio storico di Gaeta”; la visita, a piccoli gruppi, della struttura. La serata è accompagnata dall’animazione musicale “Regina dellu Cielu” a cura di Valentina Ferraiuolo. L’Arcivescovo di Gaeta Luigi Vari ha dichiarato: “Finalmente si restituisce ai cittadini un elemento simbolico per Gaeta: forse il monumento più insigne, testimonianza di un’architettura composita e complessa, di un’arte mediterranea ed ecumenica, di una fede incrollabile e millenaria”.
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