Lunedì 13 giugno alle ore 22.45 nel comune di Gaeta le 𝐬𝐜𝐡𝐞𝐝𝐞 che 𝐬ono state s𝐜𝐫𝐮𝐭𝐢𝐧𝐚𝐭𝐞 risultano 𝟏𝟏𝟎𝟓𝟒 pari al 𝟗𝟒%. Così distribuite: Cristian Leccese voti 7152 – percentuale 65%; Sabina Mitrano 2102 – 19%; Silvio D’Amante 1194 – 11%; Antonio Salone 416 – 4%; Benedetto Crocco 190 – 2%. Se si fosse trattato di una tappa alpina del Giro d’Italia avremmo potuto utilizzare una frase storica: un uomo solo al comando, inconfondibile la sua maglia. Cristian Leccese ha stravinto e la foto di copertina è estremamente emblematica: Cosmo Mitrano alza al cielo le braccia del suo successore. Cristian Leccese è stato scelto come erede e preparato al suo difficile compito. È stato bravissimo perché ha saputo – contemporaneamente – rassicurare gli elettori su due punti: è un leale erede di Cosimino Mitrano e da quest’ultimo sostenuto con convinzione ma – soprattutto – ha sue idee e vuole dimostrare che il governo virtuoso decennale di Mitrano può senz’altro migliorare ancora sotto la sua guida. Continuità e innovazione.

Non ha reagito alle provocazioni, mai, ma è andato diritto per la sua strada. E la sua strada lo porta al giuramento come sindaco nel Palazzo Municipale con Torre Civica di Gaeta. Nelle urne non c’è stata storia. Tutti i candidati avversari messi insieme non avrebbero potuto fermarlo. Il 65% dei voti è un dato inequivocabile e incontrovertibile. Tanti concittadini – al 94% dello scrutinio sono stati incamerati già 11.054 voti – hanno creduto in lui senza se e senza ma. Una bella soddisfazione. Mitrano, D’Amante e Solone hanno avuto ruoli di governo in città e dovevano capire che si trovavano dinanzi a una formidabile alleanza elettorale. A meno che non l’abbiano fatto con lo scopo di entrare in consiglio comunale da soli o portandosi appresso qualche altro consigliere. Bene, faranno opposizione. Ora Cristian Leccese dovrà formare la giunta e scegliere eventuali delegati. Ha otto liste, dovrà accontentare tutti o quasi. Ma ha le idee chiare e l’ottimismo dei vincenti.