GAETA – Associazione ecologista La Barba di Giove, comunica: “Le parole d’ordine nell’urbanistica e nella pianificazione del territorio di questi anni e di quelli a venire sono sostenibilità, rigenerazione urbana, lotta al cambiamento climatico, al consumo dei suoli ed alla loro impermeabilizzazione, sviluppo compatibile, energie rinnovabili, contenimento degli scarichi – non solo del co2 in atmosfera – politiche della mobilità che favoriscano il trasporto pubblico ed elettrico disincentivando l’utilizzo dell’auto personale ed inquinante.
Kyoto ha segnato un punto critico, indicandoci il non ritorno nel perseverare politiche scellerate verso l’ambiente; i patti dei sindaci hanno portato molti comuni italiani ed europei ad elaborare dei piani di azione per lo sviluppo sostenibile e per il clima.
Consideriamo poi che le nostre ricchezze stanno nel nostro patrimonio storico, culturale, naturale e paesaggistico. Nei nostri Borghi, nelle nostre montagne, nei nostri panorami dal mare e verso il mare. Ricchezze che abbiamo il dovere di conservare ai posteri e valorizzare con interventi migliorativi, con aree verdi per contrastare il calore, con pedonalizzazioni, con mobilità ciclabile, con l’allontanamento del traffico, la istituzione di aree pedonali o a traffico limitato…

Gaeta, l’area verde trasformata in parcheggio


Se guardiamo invece il nuovo parcheggio realizzato dalla Amministrazione nel Quartiere di Sant’Erasmo, eliminando un’area di verde attrezzato ed alberato e sostituendola con un mare di caldo asfalto, senza neanche un filo d’Erba a mitigarne l’impatto, sembra che tutto quanto abbiamo descritto in premessa sia senza importanza, cose del tutto inutili. Qui si progetta – neanche nel migliore dei modi – come fossimo ancora negli anni Settanta. Questo intervento rappresenta una perfetta sintesi di tutto ciò che in questi tempi NON si dovrebbe fare in una città e in un centro storico. Portare le auto in cerca di parcheggio fino quasi al cuore del quartiere, cambiare – senza dubbio in peggio – l’immagine dell’area, peggiorarne la mobilità, la vivibilità ed il clima non è segno di progresso e della efficienza “del fare” . Un intervento che siamo convinti non porterà vantaggi in termini di sostenibilità al Quartiere.

L’Amministrazione Comunale lo ha definito un intervento provvisorio per decongestionare il traffico nel Centro Storico., continuando con la solita logica di permettere agli autoveicoli di arrivare nel centro storico  sperando di vincere la lotteria del parcheggio.

Mai che si pensi a mettere in campo politiche che contribuiscano alla riduzione del traffico veicolare……. Ma , come abbiamo già detto qui siamo agli anni settanta…L’ambiente è solo un belletto..

Speriamo che il provvisorio non diventi definitivo e che  si sia ancora in tempo a rivedere, ripristinando del verde piuttosto che lamiere di auto ed asfalto impermeabile, che faccia riflettere anche chi ha autorizzato questo intervento in un contesto così prezioso (e vincolato!).”