Il 12 dicembre 2019 nel Palazzo Municipale di Linguaglossa, città metropolitana di Catania, si è svolta la cerimonia – presieduta dal Vescovo di Acireale Mons. Antonino Raspanti e dal Vescovo Emerito di Ragusa Paolo Urso – per la consegna degli attestati di cittadinanza onoraria a don Orazio Barbarino, benemerito Parroco e Arciprete di Linguaglossa, grande animatore di celebrazioni religiose e promotore di importanti eventi culturali, e al Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri (r. o) e Dirigente Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in pensione, dottor Aldo Lisetti, che da molti anni vive con la famiglia a Gaeta, sulla costa del Lazio Meridionale. Il Sindaco Salvatore Puglisi, presenti tutti i consiglieri e un folto pubblico, ha tenuto il discorso ufficiale nella Sala del Palazzo Municipale recentemente restaurato e abbellito, quindi ha consegnato le pergamene ai due nuovi cittadini onorari.
Sono seguiti brevi interventi dei due alti prelati e del professor Girolamo Barletta, Rettore dell’Università Etneica delle Tre Età, che ha proposto le onorificenze alla giunta municipale. La cerimonia si è svolta in un contesto organizzativo ben curato dal presidente del consiglio Elisa Motta con ampia partecipazione di cittadini e di ospiti provenienti dall’area etnea e anche da Roma, tra i quali i figli del Generale, Sara, dirigente della Polizia di Stato in servizio al Ministero dell’Interno, ed Enrico, avvocato del Foro di Roma. Molti i rappresentanti della grande famiglia Scuderi provenienti da varie città, della Confraternita di Sant’Egidio con il presidente, professor Salvatore Castorina e dei Carabinieri del Comando provinciale.
Tra i meriti attribuiti nella motivazione della cittadinanza onoraria sono riconosciuti al Generale Lisetti la brillante carriera che da vicebrigadiere di prima nomina a Linguaglossa lo ha portato al più alto grado della gerarchia militare, nonché le sue doti di scrittore e giornalista, autore di pubblicazioni – anche in collaborazione con la moglie Lidia Scuderi, originaria del luogo – che hanno riguardato detto Comune, tra le quali l’autobiografia “La Gavetta del Generale nell’Italia repubblicana” e “La famiglia Scuderi nella Storia di Linguaglossa”, edite in anni recenti. Anche altri volumi hanno suscitato l’attenzione dei lettori dell’area etnea che fanno riferimento alla predetta Università con sede a Linguaglossa, dove Lisetti ha presentato in passato alcuni suoi libri, tra i quali “Taddeo Orlando, Ministro della guerra e comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Reali”, recensiti da “La Sicilia”. Lunga e molto significativa la motivazione del riconoscimento, della quale si propone uno stralcio: “scrivendo e parlando del generale Lisetti ricorre il nome di Linguaglossa legato ai primi passi della sua luminosa carriera.
Ma non si tratta solo di carriera militare. V’è un legame affettivo che si confermò con la scelta di una compagna di vita, figlia del nostro vulcano, bella e fedelissima come i benemeriti dell’Arma. (…) sono inoltre riconosciuti al generale Lisetti le sue doti di scrittore e giornalista, autore di pubblicazioni che hanno riguardato anche il nostro comune (…) all’interno delle quali la moglie Lidia è sempre presente come protagonista o come insostituibile comprimaria. (…) Lisetti è nostro: la cittadinanza onoraria sancisce i vincoli di un legame affettivo, dà significazione legale ad un dato di fatto, arricchisce l’albo dei Linguaglossesi che hanno onorato con straordinaria nobiltà d’animo il libro aureo della nostra storia”. Peraltro, sono ben note le iniziative socioculturali di Lisetti, che sin dagli anni Settanta del decorso secolo ha favorito visite ed eventi culturali a Gaeta, Campodimele, Fondi e n altri Comuni del Basso Lazio cui hanno partecipato pittori, scultori, gruppi musicali siciliani. Molte le visite da lui organizzate alle navi della VI Flotta USA attraccate al porto gaetano, alla Montagna spaccata e alle storiche Chiese del territorio, la partecipazione del complesso musicale e folkloristico Etna di Linguaglossa al Festival Internazionale di Fondi, la mostra d’arte del maestro linguaglossese Salvatore Incorpora e la realizzazione di un suo “Monumento al Pastore” all’ingresso di Campodimele e molto altro ancora. In buona sostanza Lisetti ha realizzato un filo culturale diretto tra i paesi del Lazio e la Sicilia orientale.