In attesa della cerimonia di proclamazione della città Capitale Italiana della
Cultura per il 2026, che avrà luogo a Roma il 14 marzo prossimo, i 133
partner che hanno sostenuto la candidatura di Gaeta si dicono pronti a
collaborare attivamente alla realizzazione dei tanti progetti illustrati nel
dossier «Blu, il clima della cultura». Convinti che la ricchezza culturale e
progettuale sia stato un fattore fondamentale, complimentandosi con il
sindaco Cristian Leccese, auspicano di portare a casa l’ambito titolo di
capitale della cultura.


Sono tante, infatti, le attestazioni di stima e i messaggi augurali pervenuti al
sindaco Leccese, indiscusso protagonista di un’ottima presentazione del
dossier nell’audizione del 4 marzo scorso presso la sede del Ministero della
Cultura. Le condizioni per ben sperare ci sono tutte: un’aspirazione
realizzabile che potrà restituire un rinnovato slancio verso il futuro della
comunità specialmente dopo gli straordinari risultati conseguiti in ambito
culturale e turistico. E ciò grazie anche alle politiche di destagionalizzazione
adottate dall’Amministrazione Leccese e dall’Amministrazione a guida
Cosmo Mitrano (2012-2022).
A Gaeta si respira un’atmosfera di speranza anzi di quasi certezza di vittoria,
fondata sulla validità del progetto culturale così raccontato al Mic: «È
basato sulla forza dell’ambiente di influire sulle persone: caratteristica di
Gaeta, la cui storia vanta donne e uomini che hanno definito i contorni della
civiltà. Gaeta e il suo Clima della Cultura riescono a proiettare l’individuo
verso una crescita intellettuale. Blu è il suo nome».


Il presidente CCIAA Frosinone-Latina, di Assonautica Italiana e SiCamera
Giovanni Acampora spiega: «Blu, il Clima della Cultura» è la
rappresentazione perfetta di Gaeta. Il mare è cultura, scambio, inclusione,
conoscenze, economia, vita. E Gaeta è il mare. Per questo, come Camera di
Commercio Frosinone Latina, abbiamo da anni investito su Gaeta come
città della Blue Economy. Ogni anno è lì che organizziamo il Blue Forum, il

Summit nazionale sull’Economia del mare. Questa città ha dimostrato
capacità organizzativa e attrattiva, contribuendo a restituire al nostro Paese
quell’identità marittima che negli ultimi anni avevamo perso. «Blu, il Clima
della Cultura» è di casa a Gaeta e può davvero portare un nuovo concetto
di sviluppo dei territori. La Camera di Commercio è stata parte attiva nel
dossier e sarà parte attiva anche nella fase attuativa, con i necessari
investimenti. Gaeta è un motore propulsivo per il territorio e saremo al suo
fianco in questa importante partita. L’impegno è grande, la responsabilità è
forte. Ma noi ci siamo dall’inizio e ci saremo, con tanto coraggio e tanto
entusiasmo».


Il Presidente Ance Latina Pierantonio Palluzzi esclama: «Possa questo
percorso concludersi positivamente e arricchire di ulteriore bellezza la sua
luminosa storia. In bocca al lupo, Gaeta». Gli fa eco il Commissario del
Parco Regionale Riviera di Ulisse Massimo Giovanchelli: «L’augurio più
sincero è quello che questa candidatura vada in porto come si merita
soprattutto per dare la possibilità al resto d’Italia (e non solo) di conoscere
ed apprezzare le meravigliose bellezze culturali, storiche e naturalistiche di
cui abbonda il territorio di Gaeta e della Riviera di Ulisse nel suo insieme».
Anche il Commissario del Parco Naturale dei Monti Aurunci Fiorello Casale
sottolinea che «con il suo patrimonio storico, culturale e naturalistico,
Gaeta rappresenta un unicum nel panorama italiano; il suo fascino antico, il
suo mare cristallino e la sua posizione strategica ne fanno una destinazione
ideale per turisti e amanti della cultura».


Inoltre, per valorizzare ancor più un territorio già straordinariamente ricco
di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico-ambientali, tutti hanno
convenuto e apprezzato che il sindaco Leccese, fra le proposte progettuali
illustrate, abbia evidenziato la necessità di trasformare Gaeta anche in un
laboratorio di arte e cultura moderna, consentendo alle iniziative artistiche
di respirare incontaminate nelle loro evoluzioni. Specialmente gli
appassionati di arte hanno salutato con interesse l’obiettivo di realizzare la
Triennale «Il blu e l’immensità del mare», uno dei punti di forza del
progetto elaborato da Cethegus, società consortile per azioni, presieduta

da Leonardo Valle. Un partenariato pubblico-privato che contribuisce
all’eccezionale dotazione economica che ha questo progetto.
Nell’auspicare che Gaeta possa essere proclamata Capitale Italiana della
Cultura 2026, Valle spiega che « La Triennale vuole costruire la reputazione
di Gaeta anche come luogo di eccellenza per gli eventi culturali». E
aggiunge che sono più di 60 gli eventi compresi nella candidatura di Gaeta:
un percorso culturale triennale 2024-2027 dall’arte antica a quella
contemporanea tra Natura e Mito, capolavori che spaziano da Caravaggio a
Igor Mitoraj, passando per Botticelli, Tiziano, Manet, Boudin, Haring in
grado di intercettare la domanda italiana ed internazionale.

La prima
grande mostra aprirà i battenti a ottobre 2024. Si intitola “Metamorfosi” ed
è inserita nel triennio di esposizioni denominato “Medusa”, la cui
simbologia sposa gli elementi marini e mitologici, considerata la forte
connessione tra il mare e la cultura di questo territorio».
I progetti e i programmi di Gaeta riflettono in maniera coerente questo
percorso, esaltando l’identità culturale come segno distintivo di una
vocazione territoriale che fa del capitale fisso di storia il suo elemento vitale
per lo sviluppo. Gaeta ha tutti i requisiti per rappresentare l’intero Paese,
attraverso gli avvenimenti e le iniziative che saranno realizzate,
evidenziando il suo grande patrimonio artistico, culturale e umano che
fanno parte della straordinaria tradizione italiana.


«La candidatura di Gaeta a Capitale Italiana della Cultura 2026 – puntualizza
Giorgio De Marchis di DMO Lazio Meridionale – rappresenta un’occasione
straordinaria per valorizzare non solo la città stessa, ma anche l’intero
territorio del Parco. Siamo convinti che Gaeta abbia tutte le carte in regola
per ottenere questo prestigioso riconoscimento».
Valentina Di Milla, Presidente UCID-Unione Cristiana Imprenditori Gaeta
Sudpontino osserva che «Gaeta rappresenta la cultura del Mare, è il Mare,
con il quale da sempre ha un rapporto di mutuo scambio, fondando la
ricchezza prodotta sulle infinite opportunità da questo fornite. È ricettività
e divertimento, benessere, tradizione culinaria, turismo e bellezza

autentica. Certo, si può e si deve sempre fare di più per una crescita
continua, armonica, diffusiva e sostenibile del settore. Considerando che la
Cultura è all’inizio di un paradigma di accelerazione di sviluppo, avendo un
effetto moltiplicatore sul turismo e conseguentemente tutte le filiere che
appartengono all’indotto, non possiamo che guardare con favore a tale
progetto che mira a valorizzare ampiamente tutto il sud pontino, ponendo
al centro Gaeta, la Perla del Tirreno».


«Alla bellezza naturale di Gaeta, alla ricchezza di storia e tradizione –
scrivono il presidente di Unindustria Area Cassino Francesco Borgomeo ed il
Presidente GGI di Unindustria Latina Paolo di Cecca – si aggiunge la
straordinaria qualità del tessuto industriale, in ambito agroalimentare,
nautico ma anche meccanico e di economia circolare che contraddistingue
tutto il Lazio meridionale grazie anche all’università di Cassino presente
anch’essa a Gaeta». Per Paolo di Cecca di Unindustria Lazio Sud «Le
imprese di Cassino e Gaeta credono fortemente in questo progetto che
rappresenta una opportunità di sviluppo per l’intero territorio».


Fabio Sasso, organizzatore del «Gaeta Jazz Festival», nel pronosticare la
vittoria di Gaeta, evidenzia che la rassegna musicale, già affermatosi come
uno degli appuntamenti consolidati degli appassionati di jazz a livello
nazionale, si propone di moltiplicare i prossimi appuntamenti anche per
conquistare un pubblico internazionale attraverso un’esperienza che unisce
alle meravigliose location del territorio una programmazione musicale
prestigiosa e contemporanea.
Ispirandosi all’aforisma attribuito a Walt Disney «Se puoi sognarlo, puoi
farlo», Anthony Reale di Confcommercio Gaeta così commenta: «Mettiamo
le ali ai sogni e crediamoci!».