Gaeta, accusata di rapina ai danni di un disabile. Annullata ogni misura cautelare – Questa mattina i Carabinieri di Gaeta hanno dato corso all’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, che dopo qualche ora di riserva sulla decisione ha accolto integralmente il ricorso presentato dall’Avvocato Pasquale Cardillo Cupo e ha annullato interamente ogni misura cautelare in danno della 33 enne di Gaeta, che era stata arrestata nei giorni scorsi dai Militari con la grave accusa di aver perpetrato una rapina in danno di una ragazzo disabile, catturando l’attenzione delle cronache nazionali per la gravità della condotta, ancora più riprovevole per essere stata commessa in danno di un giovane impossibilitato a difendersi perchè affetto da autismo. 

Gaeta, accusata di rapina ai danni di un disabile. Annullata ogni misura cautelare – Il Gip del Tribunale di Cassino, dopo l’arresto e l’interrogatorio della donna, aveva già ridimensionato la vicenda revocando gli arresti domiciliari ed applicando alla donna l’obbligo di firma ed il rientro in casa entro le 19.30, misura che tuttavia era stata comunque ritenuta ingiusta dal difensore della donna che aveva annunciato l’impugnazione al Riesame, che ieri ha messo la parola fine alla vicenda annullando tutto per inesistenza dei gravi indizi. “Una storia inventata di sana pianta – ha dichiarato l’avvocato Cardillo Cupo – e il Tribunale del Riesame ne ha preso atto ; unitamente al Ricorso e a copiose memorie difensive, nell’udienza di ieri abbiamo altresì depositato un video che ritraeva la presunta vittima condurre un peschereccio con importante prestanza fisica e atletica, altro che difficoltà di salute e impossibilità a difendersi. Solo in Italia, e forse in pochi altri Paesi, nel 2022 si può essere ancora arrestati senza nessun motivo – ha concluso Cardillo Cupo – e dati in pasto alla stampa nazionale con storie totalmente inventate che segnano gratuitamente la vita di persone innocenti senza che nessuno sia mai chiamato a risponderne. La riforma del sistema giudiziario è una necessità impellente.”

ARTICOLO CORRELATO – Accusati di Neonazismo. Ora sono liberi – Il Gip del Tribunale di Latina, Dott. Molfese, ha accolto l’istanza della difesa e ha scarcerato i due giovani, C. e S., che erano stati arrestati la scorsa settimana dalla Digos di Latina e tradotti in carcere presso la Casa Circondariale di Velletri. Gli uomini della Questura di Latina dopo oltre un anno di indagini, pedinamenti e controlli, avevano dapprima eseguito una perquisizione domiciliare rinvenendo un esplosivo artigianale fabbricato dal C.e vario materiale inneggiante al nazismo e a teorie suprematiste, oltre a volantini uguali a quelli di minaccia posizionati sulle auto della Polizia a Terracina, nei quali era riportata l’immagine di un poliziotto in ginocchio ostaggio di un uomo armato di un coltello nei pressi della gola, e poi eseguito l’analisi dei telefoni cellulari dei due giovani, dai quali emergeva innumerevole materiale inneggiante al nazismo. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.