Gaeta – Accusata di aver malmenato e rapinato un ragazzo autistico. La vicenda e la sentenza – Era il Giugno del 2022 quando una trentenne di Gaeta veniva arrestata dai Carabinieri del luogo per aver malmenato e rapinato un ragazzo autistico del proprio telefono cellulare, causandogli lesioni, minacciando poi i familiari affinché non sporgessero denuncia. Queste erano le gravissime accuse a carico della giovane, la quale veniva subito arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari.
La vicenda aveva da subito grande eco mediatica anche su quotidiani nazionali, tuttavia iniziava da subito a traballare nella sua ricostruzione atteso che già con l’interrogatorio di garanzia il Gip del Tribunale di Cassino, dopo aver ascoltato la donna, che negava fermamente l’accaduto, ed il suo difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, sostituiva gli arresti domiciliari con l’obbligo di firma, decisione che tuttavia non vedeva comunque soddisfatta la difesa che impugnava anche questa decisione innanzi al Tribunale del Riesame di Roma, che dopo dieci giorni accoglieva il ricorso dell’Avv. Cardillo Cupo e revocava ogni misura cautelare in danno della donna di Gaeta.
Gaeta – Accusata di aver malmenato e rapinato un ragazzo autistico. La vicenda e la sentenza – Ieri l’epilogo in Tribunale a Cassino, dove la donna tramite il suo difensore chiedeva di essere giudicata con il rito abbreviato. All’esito della camera di consiglio il Gup, preso atto della versione della difesa e della documentazione prodotta, pronunciava sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto e metteva la parola fine ad una vicenda mai accaduta.