Gaeta: nega l’accesso gratuito in spiaggia. Interviene la Guardia di Finanza – Prevenzione, trasversalità e capillarità sono state le linee strategiche del piano straordinario dei controlli estivi
promosso nei mesi di luglio e agosto dal Comando Provinciale di Latina e dai dipendenti reparti del quadrante
sud della provincia (Gruppo di Formia, Compagnie di Fondi e Terracina), al fine di conseguire un effetto
deterrente rispetto a condotte illecite che potessero inquinare l’economia legale e alterare le normali condizioni
di salute del cittadino e di leale concorrenza delle imprese.
L’impegno delle Fiamme Gialle pontine nel piano di vigilanza straordinaria estate 2023, anche valorizzando
appieno le segnalazioni effettuate attraverso il servizio di pubblica utilità 117 ed al fine di assicurare un presidio
“preventivo” di legalità economico-finanziaria, si è tradotto nel pieno dispiego di mezzi ed unità, anche cinofile,
nelle molteplici aree di intervento connesse al raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Corpo: lavoro
irregolare, ingiustificato rincaro dei prezzi del carburante, abusivismo commerciale, affitti in nero, traffico di
sostanze stupefacenti e diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza si sono rilevate le
più insidiose manifestazioni di criminalità economico-finanziaria accertata dai militari della Guardia di Finanza
nelle località di villeggiatura del sud-pontino.
Il monitoraggio dei servizi connessi alla balneazione sulle spiagge libere ha permesso di riscontrare irregolarità
in materia di demanio marittimo ed esercizio dell’attività commerciale; i diversi interventi effettuati dal Gruppo
di Formia in più di un caso si sono conclusi con l’applicazione della prevista sanzione nei confronti dei titolari di
convenzione (nel caso specifico, con il comune di Gaeta) per aver negato ai clienti l’accesso gratuito in spiaggia,
nonché, in altra occasione, con il sequestro di ombrelloni e lettini ad un esercente il commercio su aree pubbliche
senza avere ottenuto la prescritta autorizzazione in violazione dell’art. 28 del D.Lgs.114/1998.