Il Consiglio Comunale ha approvato oggi il Piano Finanziario del
Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani anno 2024-2025 e la Tari 2024. In apertura dei lavori
il sindaco Cristian Leccese ha ringraziato l’assessore uscente Diego Santoro non solo
come Amministratore di cui ha rivendicato la proficua attività svolta ma anche quale
sostenitore e parte integrante della maggioranza. «Sono certo che Diego non farà
mancare il proprio supporto – dichiara il sindaco – o come delegato o come semplice
cittadino in ogni caso efficace collaboratore di questa Amministrazione.
Un saluto ed un
augurio di buon lavoro al neoassessore all’ Urbanistica e all’ Edilizia privata Luigi
Coscione. Un “in bocca al lupo” non posso non inviarlo all’ assessore Teodolinda Morini
che, oltre alla Rigenerazione Urbana, che continuerà a seguire si occuperà anche della
valorizzazione del Patrimonio Comunale e di efficientamento energetico e di tutti i progetti
ad esso collegati. Salutiamo poi l’ingresso in Consiglio di Assunta Coscione, che ha
rilevato il fratello Luigi divenuto Assessore».
La massima assise è quindi proseguita con la
ratifica di tre variazioni straordinarie al Bilancio, tra cui un contributo ricevuto dalla Regione
Lazio per 60.0000 euro per la sicurezza sulle spiagge, in particolare l’accessibilità sugli
arenili. Il Consiglio ha quindi preso in esami due significativi temi a scadenza 30 giugno
2024, il PEF (Piano Economico Finanziario) del ciclo Integrato dei Rifiuti e l’applicazione
delle relative tariffe. «Il PEF è disciplinato da una norma molto complessa emanata dall’
ARERA, l’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente– spiega il primo cittadino –
l’ Agenzia che indica parametri molto stringenti. Applicando gli stessi, il PEF, quindi tutto l’importo complessivo della nostra gestione dei rifiuti aumenta di 300.000 euro, somma che
necessariamente è stata spalmata sulla tariffazione inerente l’ intero territorio comunale.
Una situazione questa, determinata da quei parametri, e particolarmente delicata, che
dobbiamo affrontare in termini politici perché sta diventando una valanga che man mano si
ingrandisce sempre più. I sindacati, i sindaci, le testate nazionali lamentano e denunciano
proprio il fatto che tali parametri, tali norme che poi regolano il PEF aumentano
continuamente senza che vi sia una via di uscita».