Parte venerdì 22 febbraio mattina al Summit di Gaeta la formazione professionale continua rivolta ai giornalisti e dedicata al Giornalismo enogastronomico. Dopo questa prima tappa nel Golfo, resa possibile grazie alla positiva accoglienza della proprietà e della direzione di questa nota struttura alberghiera, gli step formativi proseguiranno in tutto il territorio regionale consentendo agli operatori dell’informazione di scoprire come intraprendere il percorso di “food writer”. L’interesse per il cibo, scatenatosi negli ultimi tempi, ha dato il via ad una proliferazione di format che nel mondo delle pubblicazioni e dei media incide ormai a tutto campo sul mondo del “food”.
Analizzando il moltiplicarsi esponenziale di conduttori, narratori e blogger che si dedicano al cibo, l’Università Popolare Conscom, accreditato ente terzo di formazione dell’Ordine Nazionale Giornalisti, ha deciso di formalizzare questo percorso proprio per rispondere alla pressante richiesta di maggiore serietà, competenza ed approfondimento sui temi che ruotano intorno all’alimentazione. Il collega Prof. Maurizio Lozzi, organizzatore del corso ricorda che “con la conclusione del 2018, ‘Anno del cibo italiano’, si è rafforzata l’esigenza di educare a grammatiche del racconto che sappiano fornire strumenti utili a recensire e comunicare le più sottili sfumature dei prodotti di qualità appartenenti al patrimonio enogastronomico del nostro Paese”.
Questa la ragione per cui i corsi che Conscom ha deciso di inaugurare sul Giornalismo enogastronomico saranno proposti all’interno dei “luoghi del cibo e dell’ospitalità” che, tra prestigiose strutture di ristorazione, di produzione e di formazione, hanno dato, come nel caso del Summit di Gaeta, la loro piena e squisita disponibilità. Una totale immersione, insomma, nel mondo del “food” che consentirà ai giornalisti partecipanti di acquisire 5 crediti formativi e, a chi vorrà partecipare, di incontrare direttamente gli operatori del settore e dell’informazione.
Area formazione CONSCOM
L’Ufficio Stampa
Luigi Caruso