Allโatto del mio insediamento la prima preoccupazione รจ stata capire lo stato del rinnovo delle concessioni e le possibili alternative, delocalizzazione compresa. Ne รจ nato un lungo carteggio con il presidente dellโAutoritร di Sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionaleFrancesco Maria Di Majo;
- Non ritenendo esaustivo lโaccesso agli atti, chiedevo un confronto presso la sede di Gaeta;
- Durante il colloquio veniva mostrata l’esistenza dei manuali sulla sicurezza del pontile ma, adducendo che si trattava di copie โa rilascio controllatoโ si prometteva di metterle in visione presso la sede dell’autoritร successivamente, per 30 giorni. L’invito a visionare i documenti รจ rimasto in realtร solo sulla carta perchรฉ l’autoritร non vi ha mai dato seguito.
A quel punto ho preferito rivolgermi direttamente ad Eni Spa con la quale รจ in corso tuttora una interlocuzione e che ha visto tra lโaltro un incontro con i dirigenti nazionali dellโazienda presso la Camera dei Deputati.
Pericolositร del pontile
Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti dell’industria di idrocarburi, i lavori in corso sono dovuti al cedimento di una trave che poggiava sui โvaggioliโ (piloni) ed รจ stata chiusa con un traliccio.
Da maggio partirร la sostituzione di tutte le travi. La prima serie tra maggio e giugno, la seconda serie tra settembre e novembre.
Saranno fatte linee antincendio nuove e verifiche sismiche in base alla direttiva Seveso 2. La classificazione sismica della zona รจ cambiata. Da quanto affermato dai responsabili Eni tuttavia i lavori in corso non sarebbero dovuti a problemi di staticitร .
Sicurezza dello scarico.
Le operazioni di scarico avvengono solo in condizioni di vento ottimali. In qualche occasione sono state fermate.
Concessione
La concessione รจ scaduta a fine 2016. Quindi per quanto riguarda il rinnovo quadriennale sono giร trascorsi due anni e la nuova scadenza si avrร solo a fine 2020.
Il rinnovo si avvale del rapporto di sicurezza dei vigili del fuoco, in cui lo scenario peggiore รจ costituito dall’incendio di benzina in mare.
Osservazioni:
A questo punto coadiuvato dal mio staff ho osservato che in base ad un esposto presso la guardia di Finanza di Formia ed allโordinanza della capitaneria di porto possono verificarsi condizioni limite non considerate e che la copertura sanitaria in caso del verificarsi di uno scenario negativo presenta lacune.
Per quanto riguarda invece il fantasmagorico tavolo tecnico in corso tra Eni, autoritร portuale e comune di Gaeta per la delocalizzazione, รจ stato chiarito che:
- l’ultima riunione si รจ fermata a giugno 2018;
- Non รจ mai stata fatta un’analisi tecnica sulla possibilitร di delocalizzare, nรฉ uno studio. Sono state ventilate delle semplici ipotesi, una sorta di swot analysis con pro e contro.
- L’Eni afferma il permanere della rilevanza strategica dei depositi e dunque non prende in considerazione l’ipotesi di delocalizzare
- La delocalizzazione monoboa รจ considerata ad ogni modo molto rischiosa.
In conclusione:
Da quanto emerso Eni sta procedendo ad investire diversi milioni di euro sul pontile per cui non si intravede lโintenzione di smobilitare il sito. Di questo nessuno ha parlato e nessuno si รจ accorto. In questo contesto appaiono fuori dalla realtร se non demagogiche diverse dichiarazioni pronunciate in consigli comunali o comunicati diffusi a mezzo stampa che ventilavano la possibilitร di un abbandono da parte dell’Eni del sito di Gaeta. Come per le grandi infrastrutture nazionali occorre distinguere i โdesiderataโ ideologici dalle effettive soluzioni proposte. Continuerรฒ dunque insieme al mio staff a confrontarmi con Eni nei prossimi giorni, per ricercare soluzioni che possano migliorare la situazione esistente. Ovviamente sempre partendo dall’esame dei documenti ufficialiโ.