Costano care le buche. Gaeta “insidiosa” sopra la media – “Circa dieci mesi fa postammo, sulle pagine Facebook delle Associazioni, un articolo dal titolo “Gaeta,
una città piena d’insidie”. Il pezzo scaturiva dalla grande quantità di provvedimenti risarcitori emessi a
seguito di cadute, rami spezzati, sinistri stradali… etc. verificatisi sul territorio comunale e pubblicati
sull’Albo Pretorio in occasione della liquidazione dei ristori. Torniamo a parlarne perché:

  1. La situazione da allora non è affatto migliorata;
  2. La giurisprudenza appare sempre più orientata a responsabilizzare i comuni;
  3. Il numero di sinistri liquidati e il loro ammontare a Gaeta, costituiscono dati anomali nel
    panorama dei comuni italiani.

Sul primo punto basta farsi un giro per la città per verificare lo stato d’incuria in cui versano i
marciapiedi e il manto stradale. Cosicché è possibile cadere rovinosamente (come avvenuto) perché le
ruote della moto s’inchiodano in buche non ripristinate o cadere sul marciapiede per la
pavimentazione sconnessa come, per esempio, accaduto a una signora di Minturno.
Il comune di Gaeta ha in corso un’assicurazione con i Lloyd’s, ma fino alla franchigia di 4.000 euro i
rimborsi gravano sulle casse comunali. Essi, cumulativamente valutati, raggiungono cifre dell’ordine di
centinaia di migliaia di euro all’anno. Ma di ciò nessuno si preoccupa.


Riteniamo che, invece, e qui veniamo al secondo punto, la questione debba essere presa in seria
considerazione, perché i giudici non fanno sconti ai comuni disattenti. Sintomatico è quanto si legge
nella sentenza n. 549/2023 del Giudice di Pace di Gaeta, adito per un infortunio da caduta. Il comune
di Gaeta è stato condannato perché “la manutenzione delle strade e dei relativi marciapiedi costituisce
per l’ente pubblico un dovere istituzionale …, e il comune convenuto non ha dato prova di aver
osservato i doveri di vigilanza e di custodia attraverso la segnalazione del pericolo derivante dalla
mancanza di un marciapiede integro, che consentisse un passaggio sicuro per i pedoni”.


Quello che però nessun amministratore o dirigente crediamo abbia verificato, e siamo al terzo punto,
è se la situazione di Gaeta sia in linea con quanto avviene negli altri comuni o rappresenti piuttosto
un’anomalia. Per avere un’idea nel merito ci aiuta uno studio del 2020 della Marsh Mc Lennen,
società attiva nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi. La ricerca si basa
sull’analisi dei sinistri causati da buche e insidie stradali (compresi i marciapiedi), denunciati dal 1995
al 2019 in 66 comuni, facenti parte di un campione rappresentativo dei municipi italiani.


Dalla ricerca emerge che la media annuale è di 0,55 ogni 1000 abitanti, per un esborso di 1900 euro a
sinistro. Tenendo conto dei circa 20.000 residenti, per Gaeta i dati esposti si traducono in 11 sinistri e
38.000 euro di spesa all’anno, valori assai inferiori alla realtà. Vero è che i flussi turistici
contribuiscono a far aumentare il numero dei sinistri, ma pur tenendone in debito conto, possiamo lo
stesso affermare che Gaeta si posiziona, in negativo, ben oltre la media dei municipi italiani.
Ma non è meglio prestare più attenzione e destinare maggiori risorse alla prevenzione? O l’incolumità
dei cittadini e dei turisti poco interessa a chi amministra?” Lo comunica l’associazione Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine
e l’Associazione Incontri & Confronti.