Borghi più belli d’Itali: Gaeta presente in due volumi – Bellezza, fascino, storia: Gaeta si conferma tra i Borghi più belli d’Italia e vola anche in America. Il Sindaco Cristian Leccese, accompagnato dal Delegato ai rapporti con l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, Felice D’Argenzio, ha partecipato a Roma, presso la Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, alla presentazione dei due volumi “L’Italia (ri)nasce nei Borghi” di Antonio Luna, e “The Most Beautiful Borghi of Italy”, prima edizione in lingua inglese della Guida dei Borghi più belli d’Italia, nei quali Gaeta è presente in qualità di “Borgo Ospite”. All’evento, introdotto da Fiorello Primi, Presidente dei Borghi più belli d’Italia, e condotto da Osvaldo Bevilacqua, Ambasciatore dell’Associazione, sono intervenuti il Sottosegretario del Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, il Presidente del Consiglio Nazionale ANCI Enzo Bianco, il Direttore dell’APT Basilicata Antonio Nicoletti e l’autore del libro “L’Italia (ri)nasce dai Borghi, Antonio Luna, oltre ai Sindaci dei Comuni coinvolti.
Borghi più belli d’Itali: Gaeta presente in due volumi – «La presenza di Gaeta – ha commentato il Primo Cittadino – come “Borgo Ospite” del Club dei “Borghi più belli d’Italia”, riconoscimento conferito dall’omonima associazione – istituita su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) – , e nei due volumi presentati, continua a premiare la nostra Città ed il suo patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale. Il nostro quartiere medievale, nello specifico, rientra infatti a pieno titolo tra i luoghi italiani più affascinanti e ricchi di storia, bellezze naturali, arte e monumenti. Gaeta e le sue meraviglie continuano ad essere riconosciute e apprezzate a livello nazionale, e un’ulteriore conferma è arrivata lo scorso novembre dalla conquista del titolo di “Borgo più bello del Lazio”. Una vittoria che ci ha riempito di orgoglio, regalandoci un’ondata di affetto arrivata non solo da tutti i nostri concittadini, ma soprattutto dall’intera Regione Lazio e da tutta Italia, riconoscendo la straordinarietà delle nostre spiagge, del nostro paesaggio, di clima ed enogastronomia. Gaeta – Città dell’arte, del mito e del mare – riveste in ambito turistico-culturale un’importanza ormai apprezzata sul territorio nazionale ed internazionale, e la straordinaria possibilità che arriva dalla pubblicazione della prima edizione in inglese della Guida dei Borghi più belli d’Italia, che nel corso del 2023 verrà presentata anche a New York e a Toronto, rappresenta per noi un’opportunità da non perdere. Inoltre, e questa è una notizia che voglio dare in anteprima, presto organizzeremo proprio a Gaeta il Festival dei Borghi marinari d’Italia».
Borghi più belli d’Itali: Gaeta presente in due volumi – La prima edizione in inglese della Guida dei Borghi più belli d’Italia contiene 335 borghi (inclusi i 7 borghi-ospite) e di ogni borgo ne illustra, nell’Introduzione, lo straordinario patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale dell’Italia Nascosta. Ci sono poi due sezioni dedicate rispettivamente ai Prodotti e Piatti Tipici e agli Eventi, dove vengono illustrati le tipicità enogastronomiche dei borghi e gli eventi della tradizione. Una sezione intitolata “Did You Know?” (Lo Sapevi che.?) racconta invece storie ed aneddoti dei borghi che possono più interessare un pubblico internazionale. La guida in inglese è stata prodotta con il contributo di Enit ed è finalizzata a favorire il “turismo delle radici”, cui è stato dedicato dal Maeci l’anno 2024.
Grazie alla collaborazione con la Confederazione degli Italiani nel Mondo, la Guida sarà presentata a New York a fine gennaio, grazie ai COM.IT.ES., con l’obiettivo di iniziare un rapporto di collaborazione con i suoi rappresentanti per creare ulteriori occasioni per far tornare, o venire per la prima volta, molti discendenti di terza e quarta generazione degli italiani che sono partiti tanti anni fa dai Borghi italiani in cerca di una vita migliore negli Stati Uniti; il successivo incontro è previsto a Toronto, in Canada, nell’autunno del 2023.
In “L’ITALIA (ri)nasce dai BORGHI” traspare un duplice significato: il primo, senza parentesi, esprime un sentimento popolare diffuso, sostanziato da eventi storici, riscontri narrativi e persino leggendari, ovvero che l’Italia odierna, unitaria eppure molteplice, derivi dalla matrice originaria di quei borghi, risorti nel medioevo, alle pendici del castello signorile, che furono progressivamente in grado di avviare la civiltà dei Comuni, la fierezza delle Signorie, la protezione dei Regni. Il secondo, con parentesi, è una sfida: leggere le prospettive di ripresa italiane, alla luce dello spirito di comunità e dei valori civici dei suoi infiniti paesi, associati ai Borghi più belli d’Italia, ma non solo ovviamente, pari a 1/4 della popolazione italiana e 2/3 del territorio nazionale. Occorre però “invertire lo sguardo”: guardare all’Italia dei territori marginali, anche più isolati e montani, come ad un’occasione di sviluppo da cogliere e non più come a un irresolubile problema di emarginazione sociale e spopolamento.
“L’associazione – ha aggiunto Fiorello Primi, Presidente dei Borghi più belli d’Italia – da alcuni anni sta perseguendo con determinazione l’obiettivo di far diventare i Borghi, con tutte le loro potenzialità e contraddizioni, uno degli elementi forti di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e solidale. Le comunità borghigiane non possono e non debbono essere lasciate sole nell’affrontare le numerose sfide che la modernità impone per arrestare il processo di spopolamento, uno dei mali più gravi per la tenuta sociale del Paese Italia e per la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico-artistico e architettonico. Occorre una strategia nazionale di medio e lungo termine, declinata a livello regionale e locale, con la quale investire ingenti risorse per garantire la sopravvivenza, il consolidamento e la crescita delle comunità dei Borghi che hanno bisogno di infrastrutture e di servizi. Con queste due opere, unite ai progetti di digitalizzazione del patrimonio enogastronomico e artistico, vogliamo dimostrare che, con l’impegno, tutti gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti”.