ANGELO NAPOLITANO, IL CAPITANO DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI GAETA: Il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta Angelo Napolitano fornisce i dati di lavoro sul territorio di competenza: “Nell’anno 2021 sono stati effettuati 140 controlli in materia di scarichi a terra e da navi, rilevate 14 infrazioni per circa 360.000 € di cui 82.500 € alle navi. Inoltre sono stati effettuati 5 sequestri 5 notizie di reato.
In materia di abusivismo demaniale sono state effettuati 792 controlli ed elevate 47 infrazioni per un valore di 45.350 € circa”. L’incontro è nel suo ufficio, il Capitano di Fregata (CP) Angelo Napolitano mi narra delle sue origini e della sua famiglia. Madre siciliana e padre pugliese, il padre era un sottoufficiale della Marina Militare, soggetto a continui trasferimenti, originario di San Marco in Lamis, provincia di Foggia. Nasce il 6 febbraio 1973 e frequenta i suoi studi a Taranto. Quindi si iscrive e si laurea all’Università di Bari in Economia e Commercio, specializzandosi in Diritto Tributario. Post laurea nel 2000 entra nell’Accademia di Livorno, inquadrato nella Guardia Costiera. Ritorna a Livorno nel 2011 come insegnante. Gli allievi dell’Accademia conseguono il titolo di laurea concesso dall’Università di Pisa in Scienze del Governo e dell’Amministrazione del Mare; specializzazione in Sicurezza della Navigazione. Dopo l’Accademia – che ricorda con piacere – viene trasferito come comandante in seconda presso la Capitaneria di Porto di Ortona, un comune italiano di oltre ventimila abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Una tradizione portuale antichissima, basta pensare che la storia della città risale al popolo dei Frentani, che usava lo scalo commerciale come principale fonte economica del territorio.
Chiedo al Comandante una sua riflessione sulle diversità portuali del Mar Adriatico da quelle del Mar Tirreno. Fa rilevare che certamente vi sono differenze ma, ad esempio, realtà come Ortona e Gaeta sono simili. Indubbiamente quest’ultima ha una maggiore risonanza nazionale e internazionale, unitamente alle isole di Ponza e Ventotene e alla località di Sperlonga. Quindi spiega la sua scelta familiare. È coniugato con la signora Grazia e padre di tre figlie: Francesca di 24 anni, Chantal di 16, Alessandra di 7. Dichiara senza tentennamenti di essere innamorato della sua terza figlia, la piccolina. Memore della sua vita di figlio con il padre soggetto a continui trasferimenti e impossibilitato a crearsi delle radici, ha deciso di dare alla sua famiglia una certezza residenziale nella città di Termoli, un comune italiano di oltre trentamila abitanti della provincia di Campobasso, situata lungo il litorale adriatico, l’unico porto del Molise.
Costituisce un centro peschereccio, turistico e industriale. La città conserva un borgo medievale chiuso dentro le mura che lo separano dalla città moderna, che considera estremamente vivibile. La primogenita si è laureata a Bologna in ingegneria meccanica, la seconda sta frequentando, con grande soddisfazione paterna, il liceo classico. La Capitaneria di Porto di Gaeta ha presso il comando un organico di 80 militari del Mare e 25 dipendenti civili. Ha competenza dal Circeo, il confine con la Capitaneria di Porto di Anzio, dalla foce del fiume Astura alla riva destra del fiume Garigliano. Complessivamente con le sedi distaccate un organico di 180 unità, di cui 8 ufficiali. E aggiunge: vi sono sottoufficiali che meriterebbero per il loro impegno e professionalità l’avanzamento a ufficiale.
Gli chiedo un suo giudizio sulla comunità che risiede nel territorio di sua competenza. Immediata la risposta: “molto bella e motivante. Una cittadinanza attenta e con molto senso civico”. Appuntamento a venerdì 10 giugno quando a Gaeta vi sarà la Festa della Marina Militare, nata nel nostro golfo durante le guerre per l’Unità d’Italia. Sul numero di luglio del nostro magazine pubblicheremo la seconda parte dell’intervista.
(1-continua)