Vincenzo Fedele ha elaborato un documento politico particolarmente articolato in sei punti che riportiamo integralmente. 01) Dai politici di lungo corso e con molta esperienza mi aspetto sempre saggezza e azioni incisive per far crescere il partito ma ciò non corrisponde sempre alla realtà. Quella del coordinamento è una questione complessa che va affrontata con serietà e di certo non può essere ridotta a slogan da parte di chi per anni non è stato nemmeno capace di creare un gruppo dirigente a livello comunale mentre ora parla con sussiego sulla necessità di rilanciare l’azione del partito sul territorio. Ricordo a me stesso che prima della mia nomina di coordinatore il partito risultava commissariato per l’assenza di qualsivoglia azione politica degna di nota. 02)Il tema è solo di natura politica: in questo ultimo anno sono cambiate tante cose. Fratelli d’Italia non è più il partito di dieci anni fa ma è oggi è maggioranza relativa e primo azionista del
centrodestra. Un successo indiscutibilmente legato alla figura e alla leadership di Giorgia Meloni che ha finito per modificare equilibri interni e fisionomia di un partito passato in meno di dieci anni da poco più del 2% al 30% come dimostrato dai sondaggi di questi ultimi tempi. Oggi
dobbiamo essere aperti al nuovo tempo e società, e molti si sentono lontani dalle nostalgie del passato, dai rabbiosi patologici e da chi ha come sport preferito quello dello indignato perenne. Ad ogni modo, la rigenerazione locale del partito è incominciata e dopo gli ultimi incontri che ho in programma procederò alla nuova determinazione e composizione del direttivo locale. 03) In città sono ben note alcune questioni che ruotano intorno al Comune di Minturno e c’è piena fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Il partito non emette sentenze e non è un organo di giustizia ed il mio ruolo è quello di coordinatore, con il compito di regolare e gestire le diverse figure e sensibilità presenti nel partito a Minturno, garantendo il raggiungimento degli obiettivi comuni. Probabilmente qualcuno confonde questa funzione con quella che permette di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e altri atti per poter seguire e controllare l’attività del Comune, nonché esercitare i poteri ispettivi su temi particolari che interessano la vita politica, sociale, economica e culturale della comunità. 04) Fratelli d’Italia è all’opposizione dell’attuale amministrazione ma non basta manifestare o, peggio ancora, urlare contro qualcosa o qualcuno. Soprattutto, bisogna portare avanti le nostre battaglie. Sviluppo economico, Sanità, Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Urbanistica, Politiche del Mare, Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Ambiente, Sport, Sicurezza urbana, Bilancio, Programmazione economica, Lavori pubblici, Viabilità, Scuola ed Infrastrutture: questi sono le questioni che interessano la comunità. Sono sicuro che la coerenza e la qualità delle battaglie portate avanti da Fratelli d’Italia rappresentano un patrimonio fondamentale per il futuro del centrodestra. A Minturno il Sindaco Stefanelli è al suo ultimo mandato e allo stato delle cose non potrà più ricandidarsi. Proprio per questo il partito deve essere aperto al dialogo, pronto al confronto senza veti né pregiudizi. È nostro preciso dovere non ripetere gli errori commessi nel passato.
05) D’altra parte, mi preme ricordare a chi ha a portata di mano miracolose soluzioni per risolvere tutto, nonché a tutti gli esperti finanche di gestione di partito a livello provinciale, che Fratelli d’Italia oggi sta vivendo una fase di crescita e maturazione. Le questioni Gaeta ed Itri e non
fanno piacere a nessuno. Se nel primo caso FDI è stata estromessa dalla giunta ma risulta ancora in maggioranza nel secondo caso abbiamo assistito a scelte totalmente avventate da parte del Sindaco di Itri. Non va dimenticato infatti che tale comune esprime anche un assessore regionale come Elena Palazzo e pertanto la decisione appare del tutto imprudente in quanto arriva in una fase in cui la filiera di governo può dare risposte molto importanti al territorio. Tuttavia, non si può pensare di risolvere queste criticità semplicemente “allontanando i rappresentanti dei partiti che ci hanno fatto l’affronto”. Tali parole sono solo mera demagogia e sbaglia chi crede che sul tavolo del coordinatore provinciale e di quello regionale non ci siano le questioni di Itri e Gaeta ed il delicato tema delle alleanze sui territori. 06) Infine, voglio ricordare che il partito sa bene che per l’impegno che metto in campo non ho bisogno di alcun premio e riconoscimento. In ogni caso sono e resto a disposizione di questo movimento, con l’unico obiettivo di vedere Fratelli d’Italia protagonista e vincente anche nelle prossime sfide elettorali. Da parte mia, insieme a tanti amici, vado avanti con coerenza e determinazione, guardando al futuro con ottimismo e fiducia.