Tinni Sequino, ama scrivere poesie e canzoni. Vincitrice di premi letterari, ha ideato il mensile cittadino L’Angolo della Poesia. Counselor e Operatore di benessere, utilizza lo strumento dell’ascolto empatico nella relazione di aiuto. Da citare sono i suoi ultimi lavori: “Il colore delle magnolie” (deComporre Edizioni, 2021) e “Le spine dei fichi d’India” (deComporre edizioni 2023).

Tinni si presenta dicendo che-Soffre in versi e pensa in prosa.

“Tinni come si è approcciata al mondo della Memoria?”

“Mi sono sempre occupata di scrittura e vivendo tra Formia e Gaeta, ho avuto l’occasione di visitare il Museo del Fronte e della Memoria. Durante la visita, ho immaginato una scena, qualcosa di reale, di vivo. In particolare, ho pensato a un soldato che scriveva una lettera a sua madre, e da qui è nata la mia idea, in versi. Questo mio scritto è stato presentato in un convegno dedicato alla Giornata della Memoria, dove era ospite Gabriele Sonnino. Ho ricevuto con grande gioia diversi apprezzamenti, poiché molti pensavano che la lettera fosse autentica. Tuttavia, ho spiegato che l’avevo scritta personalmente, suscitando l’interesse della maestra e docente Francesca Caruso”.

“Cosa le chiese la signora Caruso?”

“Mi contattò informandomi che sua madre, Brigida Regina Elena Manzo, nata nel 1925 a Cassino, nutriva da oltre 10 anni il desiderio di scrivere la storia della sua vita. Così, la docente mi invitò a scrivere questa biografia. Inizialmente, mi sentii un po’ intimidita, consapevole della responsabilità che comportava, ma sapevo di poterlo fare. Ho chiesto di essere a fianco a lei, non solo come scrittrice, ma soprattutto come consulente relazionale. La mia competenza in questo ruolo era fondamentale quando la signora ripercorreva esperienze difficili, atroci e dolorose. Avevo il compito di aiutarla a ritornare al presente, offrendo il mio supporto in modo sensibile e rispettoso.

“Può dirmi di più del carattere della protagonista?”

“Lei è riuscita a perdonare chi non aveva mai perdonato e ad accettare una morte importante che non aveva mai elaborato, lo scrivere il suo racconto non è stato motivato dalla vanità. 

A 95 anni la sua intenzione era lasciare un’orma, un segno che potesse far riflettere ulteriormente. Il suo obiettivo era ispirare le generazioni future, uomini, donne, ragazzi, affinché non si arrendano mai e possano sempre trovare la forza di rialzarsi.”

Dal racconto di vita vera della protagonista Brigida Manzo, e’ stato ideato e diretto, la scorsa estate, lo spettacolo di danza “DINA” ( come affettuosamente veniva chiamata la protagonista) ad

 E’ stato presentato ad Amantea in prima serata, e a seguire in piu’ cittadine della Calabria.

Grazie alla tenacia intessuta di arte e sensibilita’ e, lo spessore artistico di Elvira Tonnara quale direttrice della Compagnia di Danza ” Al Mantiah Ballet.

Con grande maestria, ha formato il corpo di ballo, unendo allieve ed insegnanti di notevole spessore.

Il risultato ha catturato il pubblico emozionando tanti.

Elvira Tonnara, ha tramutato in danza la vita di Dina.

La bravura delle ballerine, le musiche scelte, hanno fatto vibrare l’aria creando scenari di grande impatto emotivo ed evocativo.

Lo spettacolo andra’ ancora in scena il giorno 9 marzo 2024

nella sala Teatro “F.Tonnara” ad Amantea (CS)