Storia della biblioteca comunale di Formia – Le origini della biblioteca comunale risalgono al 28 agosto 1920, quando un’Associazione Culturale formata da giovani studenti si prese l’incombenza di voler diffondere la cultura. Nel breve volgere di pochi anni riuscirono a raccogliere circa 10.000 volumi, riviste ed altro materiale. La biblioteca all’origine era denominata “Biblioteca Circolante Vitruvio Pollione” ed i libri erano custoditi in una casa privata. Tra i molti giovani che portavano avanti l’illustre iniziativa si ricordano i nomi dei fratelli Testa Tommaso, Pasquale e Filippo, i fratelli Rolando e Mario Di Fava, Placido Di Russo e Mario Franzini. Nel 1929 la biblioteca divenne comunale con sede nei locali al piano strada del palazzo comunale, dove oggi insiste il Museo Archeologico. Fu intitolata a Filippo Testa, uno dei fondatori, ufficiale nel primo conflitto mondiale, scomparso prematuramente nel 20.1 1926.


Storia della biblioteca comunale di Formia – Quando l’Amministrazione comunale acquisì la Biblioteca, aveva già raccolto circa 18.000 volumi. La direzione venne affidata a Placido Di Russo che ne curò la custodia fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. La guerra e gli “sciacalli intellettuali”, ridussero il patrimonio bibliotecario a non più di 7.000 volumi. Collocati nel secondo piano del palazzo comunale, furono inventariati e custoditi dal prof. Ciro Allegro. Alla fine degli anni Sessanta, con la sede definitiva e la cura di valenti Responsabili, il patrimonio librario è arrivato a circa 40.000 volumi. La Biblioteca oggi è un vanto per la nostra città ed i suoi locali sono sempre affollati da studenti e lettori di ogni età. Nelle foto la prima sede della Biblioteca, il tenente Filippo Testa a cui è stata dedicata la Biblioteca e il fratello Tommaso che ne fu uno dei direttori.