Il pavimento antico scoperto a Napoli

Formia e Napoli, unite da un filo invisibile che vede nella storia le sue radici. Napoli, nel cuore del centro storico, è stato scoperto un pavimento che incanta. Johann Wolfgang von Goethe diceva: “Vedi Napoli e poi muori” e subito dopo “Napoli è un paradiso”. E nei fatti aveva ragione. Questa città dai profili magici e dalla bellezza che conquista è davvero un luogo senza tempo e che entra nel cuore di chiunque vi entra in contatto. E il capoluogo campano è anche una realtà che sorprende negli odori, nell’accoglienza, nei colori e nella luce che emana. Ma non solo, Napoli è anche uno scrigno di tesori all’aria aperta, sotterranei e altri appena scoperti. In Via San Nicola a Nilo, poco distante dall’omonima Piazzetta, a causa di alcuni lavori stradali è spuntato, dopo ben duemila anni, un bellissimo pavimento greco – romano quasi intatto.

La Grotta del Fauno nel Grande Albergo Miramare

Un vero e proprio gioiello storico realizzato in opus spicatum, una tecnica costruttiva utilizzata in epoca romana per lastricare strade e ambienti, attraverso l’uso di mattoni di forma rettangolare disposti a spina di pesce. Assetto che denota anche le incredibili capacità ingegneristiche dei popoli antichi, in quanto questo aveva anche proprietà antisismiche. La scoperta assume dei connotati importantissimi poiché è l’ennesima testimonianza dell’antica Neapolis. Infatti è stato rinvenuto nella zona del Decumano Inferiore, più conosciuta come Spaccanapoli, che una volta era un’arteria dell’antica città greco-romana e oggi un’importante via che taglia in linea retta questa straordinaria città. Il centro storico di Napoli, patrimonio Unesco, si impreziosisce ancor di più grazie a questo incredibile ritrovamento che descrive, sempre più a fondo, l’importanza di questa realtà ma anche del quartiere in cui è stato ritrovato. Infatti, la zona che è conosciuta come Piazzetta Nilo, era l’antico Quartiere Alessandrino, abitato principalmente da egiziani e siriani, che decisero di popolare questo settore poiché vi si trovava un piccolo fiume che ricordava, appunto, il fascinoso Nilo e dove ai giorni nostri si sviluppa Corso Umberto questo vecchio corso d’acqua sfociava nel mare.

Un ritrovamento come questo non può che invogliare a recarsi a Napoli, e godere di ogni gemma che questa splendida e unica città custodisce ovunque. Ebbene coloro che hanno frequentato – anche una sola volta – il Grande Albergo Miramare, già residenza estiva di Casa Savoia, proprietà personale della Regina Elena, consorte di Vittorio Emanuele III, hanno avuto modo di ammirare nella Grotta del Fauno un pavimento simile a quello rinvenuto a Napoli. Il direttore Antonio Celletti ci può solo confermare che quando la sua famiglia ha acquistato tale complesso alberghiero quel pavimento era già lì ed è stato sempre rispettato e curato.