Sta per partire un nuovo anno scolastico e l’Associazione Formiaè torna sull’argomento scuola, in particolare, chiede all’attuale Amministrazione se tutte le criticità e le carenze strutturali presentate dagli istituti Dante Alighieri, dalla scuola di Gianola e della Vitruvio Pollione sono state risolte. E scrivono: “Genitori, ragazzi e operatori attendono di conoscere, nel tentativo di districarsi tra le mille raccomandazioni e posizioni assunte dal Governo e CTS, come e quando si rientrerà in presenza e in sicurezza in classe. Soffriamo in città e non solo a dire il vero il fenomeno delle strutture carenti e delle c.d. “classi pollaio”. Criticità a cui nel corso degli anni si è cercato di dare risposta ma senza troppo successo. Nella sola città di Formia viviamo, attraverso l’esperienza di genitori, ragazzi e insegnanti, le carenze strutturali che interessano il polo della Dante Alighieri, la scuola di Gianola e la recente situazione della Scuola Media Vitruvio Pollione.
Allo scenario precedentemente descritto si aggiunge, quest’anno, il tema del Covid e delle conseguenze che la pandemia comporta. Avremmo bisogno di maggiori spazi per gestire la didattica in presenza, di infrastrutture che permettano la gestione delle entrate scaglionate e un servizio di trasporto pubblico che dovrà operare a regime ridotto. La città di Formia è pronta per tutto questo? Quali azioni sono state messe in campo in questi mesi di chiusura? E’ stata effettuata una verifica sullo stato dei luoghi? C’è o ci sarà un tavolo di coordinamento per la riapertura tra i genitori, i dirigenti e i rappresentanti dell’Amministrazione?La nostra proposta per una ripartenza della didattica in sicurezza non può essere nient’altro che quella di rinviare l’apertura delle scuole cittadine di competenza del Comune per risolvere le criticità e utilizzare parte dei mezzi del fondo Covid a tal scopo. Abbiamo bisogno di ripartire dalla cultura e dalla scuola con la massima sicurezza”.