Reato da codice rosso. Nato a Formia e residente a Itri. Assolto con formula più ampia – Era accusato di evasione dagli arresti domiciliari R.M., 52enne nato a Formia e residente in Itri, laddove era ristretto in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a causa di un reato da codice rosso, allorquando, nel mese di maggio del 2020, è stato rinvenuto a distanza dal domicilio ad opera dei carabinieri della locale stazione.
Reato da codice rosso. Nato a Formia e residente a Itri. Assolto con formula più ampia – Citato a giudizio davanti al Tribunale di Cassino, quest’oggi è stata emessa la sentenza da parte del Dottor Alessio. L’imputato, assistito dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, è stato assolto con la formula più ampia poiché è stato dimostrato, nel corso dell’istruttoria dibattimentale, che non era nel domicilio ma in strada, nei pressi della propria abitazione, poiché si era visto costretto a recarsi nella cantina, distante leggermente dall’immobile che affaccia direttamente sulla pubblica via, per intervenire sul contatore elettrico, comunque in una pertinenza della abitazione medesima.
ARTICOLO CORRELATO – Itri: dopo nove anni assolto con formula piena per furto di scooter, assistito dal legale Di Gabriele: È stato assolto dal Tribunale di Latina il giovane itrano accusato di furto aggravato che sarebbe stato commesso nel 2012 ai danni di un suo coetaneo. Secondo la pubblica accusa, G. D., classe 1981, avrebbe rubato lo scooter regolarmente parcheggiato sotto casa dal signor R. G., dopo aver rotto il lucchetto posto sulla ruota anteriore e nonostante fosse esposto alla pubblica fede. Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, ha avanzato una richiesta di condanna a mesi 6 di reclusione. La difesa – sostenuta dall’avvocato Pasquale Di Gabriele – ha dimostrato, tuttavia, che l’imputato aveva preso lo scooter esclusivamente in prestito, in virtù del rapporto di amicizia sottostante con la persona offesa, alla quale, peraltro, lo stava restituendo al momento del rinvenimento da parte dei carabinieri della locale stazione. carabinieri, infatti, hanno rintracciato l’imputato sotto casa della persona offesa, proprio poco prima che si apprestava a restituire il ciclomotore che avevo utilizzato nelle precedenti 24 ore. Dopo un lungo procedimento e diversi testimoni escussi, il procedimento si è concluso ieri con la sentenza emessa dalla dottoressa Trapuzzano con sentenza, per l’appunto, di assoluzione con la forma più ampia. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.