Il Coordinamento Comunale Lega Minturno tramite il suo responsabile ambiente il biologo professore Antonio Gallo e il coordinatore professore Paolo de Paola, unitamente alla Lega Comuni del Golfo, ha chiesto al parlamentare Francesco Zicchieri di Terracina, eletto in un collegio uninominale nella provincia di Frosinone (è natio di Alatri), di presentare alla Camera dei Deputati la seguente interrogazione parlamentare a risposta scritta. Daremo seguito a questo reportage con un servizio giornalistico sul Magazine del nostro gruppo editoriale “Golfo e Dintorni” in distribuzione nei primi giorni di luglio.
“Al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare per sapere e premesso che: È da anni che il Golfo di Gaeta è aggredito da fattori esterni dovuti all’uomo e disgiunti dal cambiamento climatico seppure responsabile. L’ARPA Lazio su mandato della Regione Lazio ha avuto nel passato mandato per svolgere l’attività di controllo e vigilanza secondo una serie di programmi specifici. L’ARPA Lazio in particolare ha condotto specifici controlli nel Golfo di Gaeta su cui si affacciano Comuni come, a partire dalla foce del Garigliano, Minturno-Scauri, Formia, Gaeta, dal 2001 al 2011 tra i quali il monitoraggio delle micro alghe potenzialmente tossiche e la ricerca delle cause di moria di pesci. L’ARPA ha pubblicato lo studio dello stato marino costiero del Golfo di Gaeta nel 2012. In relazione alla delicata situazione ambientale, il territorio del Golfo di Gaeta e i bacini drenanti ad esso afferenti sono stati designati come “Area Sensibile” con delibera regionale 116 del 19 febbraio 2010, ai sensi della direttiva 91/271/CE e del D. Lgs 152/06, sulla base dei criteri dell’allegato 6 alla parte III del suddetto decreto. La D.G.R. 116/2010 definisce che vengano svolte azioni di indagine, di studio, di monitoraggio e strutturali tese a ridurre il carico di sostanze inquinanti in mare, in particolare nel caso in cui queste abbiano concentrazioni tali da avere effetto sul livello di eutrofizzazione delle acque. Studi condotti nell’Area del Golfo da una apposita Commissione per problemi ambientali, turistici, attività di pesca e acquacoltura nominata dalla Amministrazione Provinciale di Latina nel 2003, relativamente agli apporti di azoto e fosforo, evidenziano una situazione potenzialmente critica, tale da definire l’area come quella a più elevata complessità della provincia di Latina. Tra i principali apporti si evidenziano i comparti agricoli, zootecnici, civili (popolazione residente e turistica, impianti fognari, di depurazione e smaltimento) industriali, portuali e derivanti dall’acquacoltura.
Dallo studio vi evince che il carico maggiore è quello civile, sia per le fonti di azoto che di fosforo. Inoltre la rete fognaria e gli impianti di depurazione dei centri urbani presenti nel Golfo non sono in grado di smaltire in maniera idonea i reflui urbani e questo determina la fonte principale di inquinamento trofico dell’area.
La stessa Commissione sottolinea, inoltre, l’esistenza di gravi lacune conoscitive riguardo gli apporti di importanti bacini idrografici, come quello del Garigliano, il quale contribuisce in maniera sostanziale alle alterazione ambientali che caratterizzano l’area del Golfo di Gaeta. I valori dei carichi organici apportati dai principali bacini drenanti nel Golfo, tratti dal lavoro pubblicato dalla Commissione, sono stimati in circa 330 t/anno da azoto e 150 t/anno di fosforo, a carico principalmente dei comparti agricolo e civile. I principali impianti di depurazione dell’area costiera del Golfo di Gaeta sono: – i depuratori di Minturno e Spigno Saturnia che rilasciano complessivamente reflui pari a 182 L/S nel bacino dell’Ausente; – i depuratori di Gaeta e Formia con 80L/ s e di 182L/s di reflui, scaricati direttamente nel Golfo di Gaeta mediante condutture sottomarine. – il depuratore del centro urbano di Itri con rilascio di reflui direttamente nel fiume Rio d’Itri 22L/s – il depuratore di Santi Cosma e Damiano che rilascia 251L/sdi portata media 251L/s nel bacino del Garigliano. Inoltre grava l’influenza del Volturno, caratterizzato anch’esso da elevati apporti in particolare di fosforo.
Allo stato dei fatti e ad oggi la acque del Golfo, in modo quasi costante e per tutto l’anno sono invase dalla presenza di: Mucillagini – aggregati gelatinosi – fioriture algali, fenomeni dovuti ad una eutrofizzazione delle acque ormai sature di microalghe per il costante apporto di nutrienti come azoto e fosforo. Questi fenomeni ormai quotidiani rendono le acque marine antistanti le spiagge poco apprezzate e dunque la necessità di combatterli a causa delle ricadute negative sul piano economico e di immagine del territorio. Se il ministero interrogato ha conoscenza degli studi pubblicati relativamente allo stato ambientale e nello specifico sulla eutrofizzazione delle acque interne del Golfo di Gaeta. Se il Ministro intende adottare iniziative di competenza, anche normative, nei confronti della Società di Gestione dei depuratori Acqualatina con sede a Latina e dei Comuni indicati al fine della piena trasparenza sulle eventuali responsabilità di soggetti pubblici. Se il ministro rende pubblici i risultati delle analisi chimico – fisiche, effettuate da Acqualatina, delle acque depurate e in uscita dei singoli depuratori dei Comuni rivieraschi a partire dal 2012 ad oggi e pubblicarli sul sito ministeriale e/o all’albo dei singoli Comuni”.