A Formia e dintorni era atteso da tempo una pubblicazione che raccontasse con dovizia di particolari una storia che ha interessato tante persone la cui vita si è intersecata con quella di Salvatore Gentile che, con alcuni “amici” viene presentata, come libro, sabato 14 dicembre alle ore 17.30 al teatro Iqbal Masih in via Vitruvio 345 a Formia (LT). 

È la storia di un inguaribile visionario che, negli anni ’50, ha forte desiderio di dedicarsi agli altri e decide di farsi sacerdote. Semplice? Niente affatto !! La sua storia di cristiano fedele al Concilio inizialmente è tranquilla; coordina prima il Gruppo di preghiera Padre Pio a Gaeta, poi nei primi anni ’70 a Formia con ragazzi e ragazze crea il MAC (Movimento di Animazione Cristiana), punto di incontro cittadino per i giovani che sulla spinta del’68 volevano contribuire alla realizzazione di un mondo nuovo, senza ingiustizia, con l’affermazione dei diritti umani, la Pace, ed una Chiesa povera, per i poveri come indicava il Concilio; poi diventa sacerdote.


Negli anni ’70 viene ostacolato da una parte della Gerarchia ecclesiastica, miope e “preconciliare”, per le coraggiose prese di posizioni sue e dei giovani del MAC su Chiesa dei poveri, referendum sul divorzio e, poi sull’aborto. L’impegno suo e del MAC si estende anche sul sociale grazie all’ interesse di tanti e l’impegno di parte della meglio gioventù formiana, tra cui alcuni li ritroviamo protagonisti della presentazione del libro: Riccardo Aprea (associato a Avvocato di strada per i senza dimora), Giuseppe Nocca (affermato esperto di archeonutrizione ed autore di libri), Ermete Realacci (ambientalista e parlamentare, oggi presidente onorario di Legambiente), Ambrogio Sparagna (stimato musicista e etnomusicologo), Pasquale Gionta (già preside del liceo classico Vitruvio Pollione a Formia,). Con il MAC si affrontò anche la situazione sociale dei bambini e della popolazione di Castellone, quartiere abbandonato, con una inchiesta sociologica che portò a organizzare le scuole estive per i ragazzi, il centro sociale, l’ambulatorio, e altre iniziative, come la scrittura collettiva di alcuni libri; tale fervore interessò giovani e adulti formiani che trovarono nel MAC un punto di riferimento sociale importante, molto utile in una città spesso assonnata. Poi costretto dalla gerarchia ecclesiastica Salvatore lascia il sacerdozio con tristezza che, anni dopo, si trasformerà in gioia in un importante incontro di cui si parla nel libro…
Nel tempo, e per diversi motivi il MAC esaurisce la sua spinta propulsiva e l’impegno di Salvatore verso il prossimo si indirizza sia verso lo studio della psicologia (diventerà psicoterapeuta), ma anche verso i più fragili con la realizzazione della casa-famiglia l’Aquilone, che continua ancora adesso.
Interessante è stato anche il gemellaggio internazionale con il Mojoca, movimento dei giovani di strada del Guatemala fondato dal suo amico prof. Gérad Lutte (cittadino onorario di Formia per i suoi meriti professionali e sociali). 

Insomma, una vita avventurosa e nel libro si trovano risposte a molte domande che vengono in mente ripassando la storia di questo inguaribile visionario. 

A presentare il libro contribuiranno anche Andrea Babini dell’Università di Urbino, Quenia Guevara del Mojoca, Silvano Cuciniello, già preside dell’istituto magistrale di Formia e presidente dell’Aquilone. Poi sotto la preziosa guida di Gianni Donati ci saranno alcuni interventi artistici (oltre al già nominato Ambrogio Sparagna) de il Volo dell’Aquilone (amici-ospiti de l’Aquilone), Lina Senese e i Ladri di Carrozzelle. L’allettante programma si concluderà con l’intervento dell’inguaribile visionario Salvatore Gentile che saluterà i partecipanti e autograferà copie del libro, il cui ricavato della vendita sarà destinato all’associazione l’Aquilone.”